Correva l’anno 2004, era l’epoca di Zamparini, di Guidolin e delle squadra che dopo vari decenni di retrocessioni e radiazioni era finalmente, nel campionato precedente arrivata in serie A.
Era la tredicesima giornata di andata della stagione 2004/05 e il Palermo dopo il pareggio a Messina 0-0 e la vittoria in casa 2-0 con la Sampdoria andava a Brescia con il vento quasi in poppa, con 15 punti in classifica e una squadra che sembrava in ripresa. La pausa per gli impegni della Nazionale aveva dato quasi ininfluente boccata di ossigeno in quanto vi erano stati ben 4 rosanero convocati da Lippi per gli impegni in maglia azzurra e il mercoledì il Palermo aveva perso in casa nella gara di Coppa Italia con i campioni d’Italia uscenti del Milan (1-2). Nonostante le esternazioni del presidente Zamparini e le critiche ingiustificate a Guidolin la squadra ebbe una grande reazione. Nel Brescia mancava l’airone Caracciolo, il Palermo con Zauli e Brienza nella linea intermedia con Toni davanti e con un freddo blocco Corini-Barone-Mutarelli faceva paura. In difesa, Zaccardo, Biava, Grosso e Barzagli.
Il Palermo parte subito all’ attacco e al 10′ Toni offre su un piatto d’argento la palla del vantaggio a Zauli che entra in area come lama nel burro della difesa lombarda e batteva Castellazzi con tiro di destro. Il Brescia provava a reagire ma i suoi attacchi erano inconsistenti anzi incoraggiavano le ripartenze dei rosa che al 24′ raddoppiavano: Corini lanciava millimetricamente la sfera sulla testa di Toni che di sponda serviva Brienza che insaccava. Il Brescia dell’ ex Gianni De Biasi era in ginocchio ma provava a rialzarsi. Per il portiere rosa Guardalben non ci furino problemi e si andava al riposo. Sugli spalti almeno duecento tifosi rosa. Al rientro in campo mancavano Zauli e Corini entrambi per problemi fisici e il Palermo ne risentiva in termini di fantasia e di velocità. l
La difesa però non cedeva sui pochi attacchi dei bresciani che arrivavano con Di Biagio, Nygaard e Sculli. I nuovi entrati Santana e Morrone tamponavano le ripartenze dei padroni di casa e anzi fu proprio Morrone a sfiorare il 3-0 con il portiere Castellazzi a respingere con la bravura il tiro ravvicinato. Il Palermo dunque si aggiudicò la sfida del Rigamonti con un 0-2 meritatissimo, una delle 12 vittorie di quella stagione che il Palermo concluse al sesto posto.