Marathon, Granfondo, Escursionistico ed E-bike, quattro percorsi con un unico comune denominatore: la sabbia vulcanica dell’Etna. Il 15 settembre è alle porte e la 18^ edizione della Vittoria Etna Marathon pone i Bikers davanti al solito dilemma, come preparare al meglio la propria Mountainbike. Trovare la giusta pressione delle forcelle o scegliere il copertone giusto non sono dettagli, ma accortezze che faranno la differenza.
Facciamo allora tesoro dei consigli che Pierpaolo Ficara, ciclista professionista della Rolling Bike e vincitore della scorsa edizione, ci dà sulle scelte migliori da fare.
“Il percorso strizza l’occhio ad entrambe le tipologie. Sulla prima parte del percorso, fino a raggiungere il suggestivo black desert, il fondo compatto avvantaggia una front, le successive discese, dal clan dei ragazzi fino al raggiungimento del single track Kamikaze, sarà avvantaggiato chi sceglierà di utilizzare una full. Io personalmente preferisco la front, mi trovo molto più a mio agio e lo scorso anno ho approfittato della salita per poi gestire il vantaggio in discesa senza correre troppi rischi”.
“Importante sarà saper regolare le sospensioni. Specialmente nella seconda parte di gara, con curve strette e fondo molto irregolare, con qualche gradino di roccia. La forcella non deve affondare troppo per evitare di sbilanciarsi in avanti, chiudendo l’angolo di sterzo e riducendo il feeling e la sicurezza con la guida. Al contempo la forcella non deve restare troppo su, altrimenti non riuscirebbe a copiare le asperità e renderebbe più difficile il compito della ruota anteriore di superare gli ostacoli“.
Per ultimo, ma non per questo la meno importante, scegliere il copertone giusto e la pressione da utilizzare. Questo aspetto, su un percorso misto come quello dell’ Etna non va sottovalutato. Vittoria offre una vasta gamma di prodotti all’avanguardia ed io ho testato il percorso con una combinazione mista. Al posteriore il Vittoria Mezcal da 2.25, una gomma che si presta molto bene per un terreno misto come quello dell’Etna, molto veloce ma con parti rocciose e insidiose, o in alternativa il Mezcal XC Trail Graphene Scorrevole, aggressivo in curva con la spalla rinforzata può essere d’aiuto per gli impatti più forti. Io, in base al mio peso (69 kg) e la ruota con canale da 27, ho provato quest’ultimo ad una pressione di 1,35 bar”.
“All’anteriore invece il Vittoria Barzo XC Trail Graphene da 2.25 presenta un battistrada aggressivo per terreni tecnici, anche il Barzo è abbastanza scorrevole e offre più grip, sicurezza e precisione in curva e l’affidabilità del copertone è molto buona sia in termini di guida che resistenza alle forature. Io l’ho provato con una pressione di 1,2 Bar. L’aggiunta del grafene rende queste coperture più durature e performanti, con il Barzo che esprime al meglio le sue qualità all’anteriore e il Mezcal al posteriore, risultando comunque polivalenti con qualsiasi montaggio”.