Fu una morte tragica quella del giovane ciclista Giovanni Iannelli, che il 7 ottobre 2019 sbattè la testa in seguito ad una caduta nel corso di una volata al termine dell’87° Circuito Molinese, perdendo la vita un giorno e mezzo dopo il ricovero all’ospedale a causa delle ferite riportate. E adesso, a quasi cinque anni dal brutto incidente, arriva la sentenza di primo grado nel processo avviato dalla Procura di Alessandria, per accertare eventuali responsabilità da parte degli organizzatori della corsa piemontese.
E i giudici hanno deciso di dichiarare colpevole chi organizzava la manifestazione ciclistica, con una condanna a risarcire la cifra di 1,1 milioni di euro in favore della famiglia del ciclista ventiduenne, originario di Prato, perché non furono rispettate le dovute misure di sicurezza. Le motivazioni della sentenza di primo grado chiariscono che all’arrivo dell’edizione 2019 del Circuito Molinese le transenne non vennero sistemate in modo corretto, e soprattutto non furono sistemate le necessarie protezioni sul muretto contro cui lo sfortunato Giovanni Iannelli andò a schiantarsi alla velocità di 70 chilometri orari.