Verso Pisa-Palermo, tifoserie e città che hanno amato Giorgio Barbana

di Valentino Sucato

Giorgio Barbana, ci ha lasciati improvvisamente nel 2015 ma sia i tifosi palermitani che quelli pisani non l’hanno dimenticato.

Giorgio arriva a Palermo nell’ estate del 1973 quando nella panchina rosanero si era appena accomodato Corrado Viciani, l’uomo che adottò tra i primi in Italia il “gioco corto”. Il tecnico toscano volle questo ragazzo friulano di Terzo d’Aquilea che dopo essere cresciuto nelle giovanili del Bologna aveva fatto tanta gavetta nelle serie minori tra Spezia, Pistoiese, Entella, Grosseto. Il Palermo lo acquista dai toscani e lo piazza accanto ad altri attaccanti di razza come Sergio Magistrelli, Arturo Ballabio, Giorgio Mariani e Giacomo La Rosa.

La sua storia rosanero

Il suo primo gol a Palermo non è contemplato dagli annali né dalle statistiche. È un Palermo-Brindisi alla Favorita e Giorgio riesce a sbloccare il risultato su calcio di rigore al 24′. All’ 89′ quando si era sull’1-0 l’arbitro  Sig. Porcelli di Lodi annullava un gol al Brindisi. Il portiere pugliese innervosito si scagliava contro De Vincenzo colpendolo con un pugno volto. Si scatena l’inferno con uno spettatore che entra in campo e fa giustizia, si fa per dire, a Barbana colpendo a sua volta il portiere pugliese. Partita poi assegnata dal giudice sportivo con uno 0-2 a favore del Brindisi. Era il 4 novembre 1973. Barbana in tutto realizzerà 4 gol in campionato. Ma non sono i soli.

Quella maledetta finale

In Coppa Italia Barbana è decisivo in quella stessa stagione  nel portare con i suoi compagni il Palermo contro il suo ex Bologna. Realizza due reti, entrambi nella seconda fase la prima contro la Juventus alla Favorita e la seconda contro il Cesena. Nella finalissima a Roma Barbana così come Magistrelli e Ballabio sciupa qualche buona occasione. E alla fine dai tiri dal dischetto realizza ma non servirà alla causa rosanero. Il Bologna vincerà la Coppa per 5-4. Nella stagione successiva quasi sempre partendo dalla panchina ben realizza sette reti quasi tutte decisive. Nell’ultima stagione rosa ad agosto in coppa Italia alla Favorita contro il Foggia prima il gol del pareggio (1-1) ma poi batte il suo portiere con un’ autorete. In campionato realizza solo tre reti.

Da Montepellegrino alla Torre pendente

Va al Pisa e anche li riuscirà a fare innamorare il pubblico dell’ Arena Garibaldi. Gioca 129 partite tra Serie B e Serie C realizzando 44 reti. A Palermo verrà da avversario il 5 aprile 1980 in un Palermo-Pisa 1-0 (rete di De Stefanis) e per Giorgio ci furono solo applausi scroscianti e attestati di stima