Due giorni e si alzerà il sipario sulle Paralimpiadi di Parigi 2024. La capitale francese è pronta e da mercoledì 28 agosto fino all’8 settembre ospiterà la nuova edizione dei giochi a cinque cerchi dove l’Italia vuole recitare un ruolo da protagonista.
Ed ha tutte le carte in regola per farlo e per esserlo. Parola di Francesco La Versa, palermitano 37enne referente tecnico del settore lanci della Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) ed insegnante di sostegno a Torino che da mercoledì sarà al fianco dei suoi atleti.
La Versa è alla sua seconda Paralimpiade dopo quella di Tokyo di tre anni fa e porta con sé la sua esperienza e la sua passione. L’atletica leggera aprirà il suo palinsesto per giorno 30 agosto, ossia venerdì prossimo.
Francesco La Versa parla a SportWebSicilia delle aspettative della spedizione Azzurra e della squadra di atletica: “Italia molto competitiva in questa paraolimpiade. Con i big la nazionale vuole dimostrare che l’atletica paralimpica c’è anche a Parigi. Ci sono anche giovani emergenti. Abbiamo l’atleta più giovane. Maria Giuliana Filippi che è l’atleta più giovane nella spedizione Azzurra 100 Cat 64 ma ci sarà anche la siciliana Monica Contrafatto (bronzo a Tokyo, ndr)”.
La Versa va poi a scandagliare quello che è il suo settore: “Abbiamo come capitano Assunta Legnante che è alla sua quarta paralimpiade. Gareggerà naturalmente nel lancio del peso e del disco ed ha voglia di riscatto dopo i due argenti a Tokyo. Sul peso sono certo che farà veramente bene. Questa stagione ha fatto misure da medaglia. Ma sono convinto che farà bene anche nel disco”.
Ed ancora: “non voglio dimenticare Rigivan Ganeshamorty nel lancio del disco maschile. Lui ha cambiato categoria da appena tre mesi e si presenta con buone prospettive da record del mondo. Anche lui va per una medaglia. Ma sarà importante che lui si goda questa sua prima esperienza olimpica”.
Il giovane tecnico palermitano parla dell’effetto (e affetto) che può dare il pubblico. A Tokyo, colpa del maledetto Covid, non c’era mentre a Parigi per fortuna ci sarà l’abbraccio caloroso degli spettatori e l’atmosfera sarà certamente diversa.
“Non avere le regole covid sia all’interno dei campi di gara che di allenamento che nel villaggio permette molta più libertà. Avremo tanto pubblico. Avere uno stadio gremito con 70-80mila persone darà grosse emozioni”.
La Versa ricorda i tanti siciliani che fanno parte dello staff tecnico: da Orazio Scarpa, allenatore di Raffaele Di Maggio nonché direttore tecnico della Fips alla famiglia Fuchsova (Guglielmo e Fabio) nel tiro con l’arco così come anche il catanese Gabriele Laviano, per il ciclismo su strada ed il messinese Alessandro Arcigli nel tennis tavolo.
“I siciliani ci sono – dice – siamo presenti e diremo la nostra” e prosegue parlando anche degli altri atleti paralimpici isolani presenti a Parigi: “Quest’anno vorrei azzardare una medaglia che è mancata nel 2021 che è quella nel taekwondo di Antonio Bossolo. Complessivamente, invece, penso che l’Italia possa puntare al record di medaglie o quantomeno pareggiare quanto fatto a Tokyo”.
Francesco La Versa poi parla dell’evoluzione del mondo paralimpico in questi ultimi anni. “Il movimento paralimpico è cresciuto moltissimo – sottolinea – e vi spiego il perché. A maggio sono stato a Kobe in Giappone per assistere ad un’edizione doveva svolgersi due anni fa. Doveva essere un mondiale di ‘serie B’ visto che l’anno prima si era disputata un’edizione che dava le qualificazioni ai giochi paralimpici. Quest’anno c’erano solo due posti per Parigi. Pensavamo che fosse una kermesse iridata sottotono ma non è stato così. Ho visto tante cose, ho visto tanti miglioramenti, tantissimi atleti anche da altre parti del mondo che prima non erano presenti sempre più competitivi. Abbiamo fatto esperienza“.
Poi un commento sul movimento paralimpico nell’Isola. “Ci sono tanti giovani siciliani emergenti. Si sta facendo tanto ed anche bene. Ancora campioni veri e propri non ci sono ma c’è un buon fermento nell’attività giovanile. Speriamo che questo si trasformi in agonismo vero e proprio. Si sta facendo molto scouting con tanta attività di avviamento seguita da ottimi tecnici. Potremo vedere i frutti nel 2032 ai Giochi di Brisbane in Australia”.
Ed infine: “Sono il referente del mio settore ed è una grande responsabilità. Andiamo a Parigi per conquistare tante medaglie soprattutto nel settore lanci. La vivo come una grande responsabilità ma c’è tanto orgoglio e tanta voglia di far bene”.