Osserva. Guarda con attenzione i giovani campioni del domani. Condivide emozioni e impressioni con gli addetti al lavoro. Al Giro della Lunigiana il commissario tecnico strada e pista juniores, Dino Salvoldi, non si risparmia un attimo. Reduce dal Mondiale su pista in Cina – che ha portato la vittoria di Fabio Del Medico, premiato in occasione della presentazione del Trofeo Buffoni che si corre domenica – il commissario tecnico presenta le difficoltà dopo la prima tappa (la seconda è stata annullata). “Ho visto una prima tappa breve combattuta dall’inizio e molto impegnativa che ha evidenziato fin dal primo giorno di valori in campo i primi due classificati si sono dimostrati indubbiamente superiori al resto del gruppo. Però devo dare merito a quanti hanno provato a più riprese, provando ad anticiparli. Mi aspetto altre prove coraggiose. Le tappe finali saranno molto impegnative”.
Pista e strada, ma anche ciclocross (Viezzi campione del mondo di ciclocross, quinto dopo la prima tappa). “E’ da tanto tempo che sostengo questo. la multidisciplinarietà ormai fondamentale per la formazione del giovane ciclista. Mi sorprende ancora quanto se ne parli. Nei prossimi giorni vedrete come saranno protagonisti ragazzi che solo 15 giorni fa erano impegnati ai Mondiali su pista. Mi è capitato più volte di dire come, soprattutto, nel periodo formativo che comprende ancora la categoria juniores, la multidisciplinarietà ha un fattore determinante per completare il bagaglio di abilità, tecniche coordinative ma anche atletiche di ogni ragazzo”.
“Poi è chiaro che con l’evolversi della carriera e si andranno ad evidenziare quelle che saranno le caratteristiche specifiche individuali di ognuno e, quindi, poi eventualmente scegliere che cosa fare meglio, ma non abbandonare niente”
Lavorare con i giovani ai giorni nostri sulla pista non è certamente facile. “Il problema principale è proprio quello delle strutture che sono poche. Tante sono funzionali all’attività di base, ma non più attuali per l’attività di vertice. L’unico velodromo con caratteristiche internazionali lo abbiamo a Montichiari che è il centro federale della Federazione Ciclistica e, di conseguenza, si capisce com’è fatta la geografia in Italia e quanto sia difficile per tutti poter arrivare ad allenarsi in quel posto”.
Gli aspetti positivi non mancano. Per Salvoldi esiste “la volontà dei ragazzi di mettersi in gioco, di provarci, questo è importante. Il reclutamento non è difficile. Il problema, appunto, è logistico e strutturale poi è chiaro che la tecnico della nazionale mi devo dedicare al vertice della categoria sarebbe chiaramente bello e funzionale anche per me avere più strutture”.
Salvoldi guarda avanti. “In Sicilia sono in stretto contatto con i tecnici regionali e con il velodromo di Noto, chiaramente parliamo di una regione che ha numeri, un’attività più importanti di altre. È La regione guida del Sud. E’ vero che i ragazzi sono chiamati a sacrifici importanti, come del resto le loro squadre e le loro famiglie, altrettanto. Conosco Brancato e Badalamenti sono ragazzi che si sono fatti apprezzare che meriterebbero opportunità anche più vicino al caso”.
Del Medico juniores campione del mondo non per caso.
“Il keirin presenta caratteristiche specifiche, è una delle specialità più veloci della pista presuppongono, scusami il gioco di parole, una specializzazione molto precoce e, nel caso di Fabio Del Medico, delle valutazioni che sono state fatte nei test di valutazione quando ancora aveva 14 15 anni si evinceva questa propensione a lavorarci sin dalla fase precoce. E questo ci consente un attimino, poi, di arrivare al top particolarmente in quelle discipline mentre in quelle di endurance acquisisce ancora più valore, tornando al discorso della multidisciplinarietà, perché sono sovrapponibili”.
Appuntamento a ottobre in Sicilia con il campionato italiano di categoria specialità endurance si svolgerà dal 25 al 27 ottobre 2024 presso il Velodromo Paolo Pilone di Noto (SR). “Sarò lì per seguire l’evento”. Godiamoci intanto il Lunigiana, domenica il Trofeo Buffoni. Il taccuino di Salvoldi è pronto a essere riempito di spunti e osservazioni. Da buon ct.
Stamattina nella prima semitappa la vittoria in volata del belga Aldo Tailleu a Marina di Massa mette tutti d’accordo con una media record di 51,548 km orari. Partita da Sarzana i giovani campioni del futuro non si sono risparmiati. Alle 16, la partenza da Sestri Levante per l’arrivo in salita che probabilmente deciderà la vittoria della corsa a tappe. Lo sloveno Omrzel migliora. La prognosi potrebbe essere sciolta entro le 48 ore. Anche oggi alla partenza ricordati gli sfortunati protagonisti della caduta della prima tappa (Sasso e una scorta tecnica, entrambi ricoverati con fratture). Sfortunato Badalamenti, che ha forato a un km dall’arrivo.