Pioggia di titoli per l’Island Motorsport, una volta archiviato il 9° Tindari Rally, andato in scena lo scorso fine settimana nel Messinese. Procedendo con ordine, nell’ultimo appuntamento della Coppa Rally 9^ zona (CRZ), una più che buona prestazione per Giovanni Barreca (Peugeot 208 Rally4), con Marco Marin alle note, si è concretizzata al traguardo con la terza piazza tra le “R2”. Si è deciso a ruote ferme, invece, il destino sportivo di Agostino Craparo (Mitsubishi Lancer Evo IX) che, tornato in coppia col fido Giovanni Lo Verme e pur costretto a dichiarare forfait ben prima delle verifiche per la rottura del cambio, ha comunque fatto definitivamente sua la “N4” (complice il ritiro del suo diretto avversario) staccando il pass per la Finale Nazionale, ovvero il Rally della Lanterna di novembre e mantenendo, altresì, la leadership nel Campionato Siciliano Rally a un round dal termine.
Un bottino ancor più ricco nello “Historic”, dove, tanto per cominciare, il sodalizio presieduto da Eros Di Prima si è fregiato della Coppa Scuderie 2024 tanto nel “Regionale” di specialità quanto nel Trofeo Rally 4^ zona (TRZ), serie giunta, quest’ultima, all’epilogo stagionale. All’arrivo, festa grande anche per il vice-presidente della Island Fulvio Garajo (Renault 5 GT Turbo) al quale, sempre affiancato da Vincenzo Giambertoni, è bastato chiudere quinto di categoria per conquistare una volta per tutte il 4° Raggruppamento nel TRZ; medesimo ambito agonistico che ha visto nel “Primo” il trionfo di Lillo Oliva (BMW 2002 TI) con Giovanni Bonafede, così come nel “Siciliano”. Rimanendo nell’ambito del “Trofeo”, titoli di classe assegnati, infine, nella “GTS>2000” agli affiatati Giampiero Spinnato (Porsche 911 Carrera RS) e Fabio Mellina, oltremodo tra i protagonisti della due giorni peloritana tanto da svettare nel “Secondo” spuntando altresì il terzo miglior riscontro cronometrico in una ipotetica classifica generale.
Si è dovuto “accontentare” dell’oro nella “TC2000” uno sfortunato Cosimo Labianca (Opel Kadett GTE). Il conduttore palermitano, navigato da Alberto Giambruno, infatti, ha visto sfumare il duplice primato, assoluto e nel 3° Raggruppamento, per problemi a un cavo elettrico accusati nella prima tappa del sabato, rientrando in corsa l’indomani ma con una penalità di tre minuti e mezzo, un gap impossibile da colmare nelle prove speciali rimanenti. Seppur assenti, ufficiali i successi per Totò Battaglia (BMW 635 CSI) nella “TC>2000” del “Terzo” e per Fioravante Totisco (Opel Manta) nella “B>1600” del “Quarto”. Andando ai risultati in gara, da menzionare la piazza d’onore nel “Terzo” centrata dai fratelli Luigi (A/112 Abarth) e Giovanni Marino e il terzo gradino del podio nel “Secondo” per Vincenzo Lo Presti (Lancia Fulvia Coupé), con Giuseppe Lusco, seguito dal compagno di squadra Angelo Cinque (Fiat 128 Rally) con Fabrizio Fici. Quarto posto, inoltre, per Antonino Di Lorenzo (Alfa Romeo Alfasud TI) con Alfredo Gippetto, nel “Terzo”. Tra quanti, invece, hanno cumulato l’ennesimo credito nei confronti della dea bendata andrebbe citato, indubbiamente, il rientrante Pierluigi Fullone (BMW M3), con l’esperto Sandro Failla, fuori dai giochi anzitempo per una toccata, dopo essersi imposto nella seconda ps.
In contemporanea, si è disputata la 40esima edizione della cronoscalata Ponte Corace – Tiriolo. Nel Catanzarese, sempre tra le auto d’antan, dominio indiscusso del pilota-preparatore Ciro Barbaccia (Stenger BMW di 4° Raggruppamento) sin dalle due salite di ricognizione del sabato, per ripetersi in entrambe le manche domenicali facendo il vuoto alle sue spalle. Bene anche l’altro alfiere in lizza, il gentleman driver Salvatore Vitale (GI.PI. Ford Cosworth), capofila della “BC1300” nel “Terzo”.