MotoGP, Mandalika è di Martinator 

di Laura Greta La Rosa

È domenica 29 settembre e l’asfalto di Mandalika è rovente. 

La partenza di Jorge Martin sembra già consacrarlo al podio: a gomiti e ginocchia larghe il suo è un inizio esplosivo che lo porta a impadronirsi della prima posizione da quando si spengono i semafori. 

Grazie all’Indonesia”, dice più che soddisfatto il madrileno, che continua: “sono molto contento, questa non è solo una vittoria…dopo tutto quello che era successo dopo la caduta di ieri. Vincere con questo vantaggio è stato incredibile e siamo pronti per la prossima gara”.

A scattare a missile, però, sono anche il riminese Enea Bastianini e il rookie maravilla Pedro Acosta, in sella alla sua KTM. Il giovane pilota del team GASGAS riesce infatti a a guidare l’inseguimento del numero 89, senza mai perdere la seconda posizione durante tutti e 27 i giri. 

Il Rookie Maravilla

Pedro Acosta, classe 2004, si è presentato a inizio Campionato come un fuoriclasse e dopo aver cominciato a “studiare” durante i GP centrali della classe regina, ritorna a brillare, più consapevole, sul circuito indonesiano di Mandalika. 

Dopo aver guadagnato il secondo gradino del podio però, si trova under investigation a causa della pressione delle gomme, troppo bassa durante più di metà della gara. 

Se l’irregolarità dovesse essere accertata, il numero 31 sarà costretto a una penalità che gli costerebbe cara a tal punto da retrocedere al quarto posto, facendo così ottenere P2 e P3 rispettivamente a Bagnaia e Morbidelli.

La sfida di Enea 

Se la prima parte di gara fa sembrare già scritti gli esiti del Gran Premio, nella seconda, invece, la situazione comincia a cambiare. 

Bestia infatti scatta fino a prendere la terza posizione e a ricucire la distanza con il Tiburòn Acosta. Il sogno del riminese si infrange, però, quando cade a 7 giri dalla fine ed è costretto a ritirarsi. 

Subito dopo la gara Enea racconta:“Purtroppo ho dovuto compensare la prima parte di gara che non è andata come speravo, ci ho messo veramente tanto a mettere in temperatura la gomma. Dopo ho preso confidenza, riuscivo a spingere ma l’ho fatto un po’ troppo. Ci ho provato, volevo vincere la gara. Era il mio unico obiettivo. E’ andata così, ho sbagliato, non me ne pento”. 

La lotta per il terzo posto

Intanto Pecco, dopo una partenza tutt’altro che felice che dalla P4 lo fa scivolare fino alla P6, a gomme finalmente calde, comincia il suo inseguimento su Franco Morbidelli (Pramac) e Marco Bezzecchi (Pertamina VR46), che dopo la caduta del numero 23 si ritrovano in terza e quarta posizione. 

Il pilota di Chivasso sfrutta così l’occasione in pista e supera entrambi, aggiudicandosi il terzo gradino del podio e, tagliata la linea del traguardo, afferma: “È stata dura perché quando mi sono trovato dietro Morbido e Bez ho faticato a superarli”. 

Inoltre, Bagnaia commenta quanto accaduto in partenza: “Una gara davvero molto difficile. Ho sofferto tanto perché di nuovo ho perso delle posizioni, ho spinnato un’altra volta e dobbiamo controllare..perchè è la 5 partenza in cui fatichiamo. Dobbiamo migliorare questo dettaglio”, conclude il Campione del mondo.

Marquez e Di Giannantonio

Ritiro forzato per Marc Marquez, che vedendo fumare il motore della sua Ducati è costretto a fermarsi, allontanandosi sempre di più dalla vetta del mondiale. Intanto, prima del problema al motore, il pilota spagnolo si sfida in un appassionante duello con il pilota VR46 Fabio Di Giannantonio, che però perde grip e cade al nono giro. 

Un tragico primo giro

Caduti subito dopo la partenza, invece, Alex Marquez, Aleix Espargaro e Luca Marini, che vengono rovinosamente trascinati dalla KTM di Jack Miller.  

Il resoconto

Subito dopo Martin, Acosta e Bagnaia si aggiudicano P4 e P5 Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi, a seguire Maverick Viñales (Aprilia) e Fabio Quartararo (KTM) in sesta e settima posizione, mentre Johann Zarco (Honda), Raul Fernandez (Trackhouse), Takaaki Nakagami (Honda) e Alex Rins tagliano per ultimi il traguardo. 

Ancora in testa nella classifica generale, infine, Jorge Martin con 366 punti, a seguire a -21 dallo spagnolo, Pecco Bagnaia con un punteggio di 345. Subito dopo il compagno di squadra Ducati rossa Enea Bastianini e Marc Marquez

La fase asiatica del campionato conferma essere quella decisiva per il titolo mondiale, non resta che aspettare il prossimo weekend per vedere chi sarà il più veloce sul circuito giapponese.

 

(Foto: motogp.com)