Vigilia di una nuova sfida importante per il Palermo. La partita di domenica 6 ottobre in casa con la Salernitana, valida per l’ottava giornata del campionato di serie B, può dare indicazioni importanti all’ambiente rosanero.
“Espugnare” il Barbera centrando la prima vittoria casalinga in questa stagione e a distanza di quasi cinque mesi dall’ultimo acuto interno (2-0 alla Sampdoria il 17 maggio nel primo turno dei play off) potrebbe dare tanta fiducia alla squadra che fin qui si è fatta preferire – di gran lunga – in trasferta.
Lontano dal Barbera i rosanero hanno raccolto ben nove punti ed è la migliore formazione in questo momento per rendimento in trasferta. Dopo le due sconfitte iniziali a Brescia e Pisa, i rosa hanno vinto tre volte di fila a Cremona, Castellammare di Stabia e Bolzano. In casa, però, la truppa di Alessio Dionisi, ha raccolto appena due punticini, frutto di due pareggi stentati con Cosenza e Cesena.
Il tecnico ha presentato la sfida del Barbera. Queste le sue prime parole: “Stiamo crescendo nelle nostre consapevolezze, lo dobbiamo dimostrare con la Salernitana, è un avversario forte”.
L’allenatore chiede a gran voce di confermare gli ultimi progressi, quelli visti in casa del Sudtirol, battuto con due reti di scarto. “La Salernitana – osserva – è una squadra che gioca e ha valori. Hanno cambiato tanto ma hanno giocatori di valore, stanno ottenendo meno di quanto meritino. Non dovremo accettare i loro ritmi. hanno le qualità per metterci in difficoltà. Dobbiamo dare continuità di prestazione, serve l’atteggiamento giusto. Mi piacerebbe vedere la stessa squadra vista a Bolzano, con un passettino in più. L’obiettivo è essere concreti”.
Come in altre occasioni Dionisi chiede equilibrio, di giudizio all’esterno, e di consapevolezza all’interno dello spogliatoio. In una sola parola: equilibrio.
Il tecnico aggiunge: “La prima qualità che deve avere una squadra è riconoscere il campionato. Bisogna stare dentro i momenti della stagione, serve equilibrio. Stiamo imparando a far questo, miglioriamo nonostante le aspettative su di noi. Non si costruisce Roma in un giorno. Non si determina un campionato in sette partite ma una striscia positiva fa ben sperare”.
Poi si parla del ballottaggio tra Insigne e Le Douaron sulla corsia destra della linea offensiva: “Non sono l’unico allenatore che pensa a una formazione poi ne mette in campo un’altra. Insigne potrebbe giocare dal primo minuto, così come Le Douaron”.
Incertezza quindi per quella posizione con Insigne che ha dimostrato di essere in palla dal punto di vista realizzativo segnando in questo inizio di stagione tre reti, tutte decisive: una al Parma in Coppa Italia, le altre due in campionato alla Cremonese ed al Sudtirol. Per Le Duaron invece quattro presenze, due in Coppa e due in campionato senza, però, la gioia del gol.