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Finisce l’avventura araba di Mancini, con la risoluzione del contratto faraonico

Roberto Mancini ha concluso la sua esperienza come commissario tecnico della nazionale di calcio saudita, una collaborazione iniziata ad agosto 2022 e conclusa in modo poco sereno. Il tecnico ex campione d’Europa, che aveva lasciato improvvisamente il suo incarico come ct della nazionale italiana, dopo disaccordi sorti con i vertici della Federcalcio, poco dopo accettò l’offerta di andare ad allenare la rappresentativa dell’Arabia Saudita. Ma ora è arrivata la risoluzione anticipata del contratto faraonico, dopo appena quattordici mesi. Sebbene non siano stati rivelati dettagli ufficiali sulla cifra della buonuscita, il contratto iniziale, secondo indiscrezioni, era di circa 24 milioni di dollari per quattro anni.

Dissapori e polemiche

Durante il suo incarico, Mancini ha totalizzato sette vittorie, sei sconfitte e cinque pareggi alla guida dei Green Falcons. Tuttavia, l’ultimo periodo è stato segnato da dissapori sia con la federazione che con alcuni giocatori. La tensione si è accentuata in seguito alla sconfitta casalinga contro il Giappone, seguita dal successivo pareggio con il Bahrain. Questi risultati negativi hanno inasprito le critiche nei confronti del tecnico italiano, portando all’avvio delle trattative per la risoluzione del contratto. Ora la federazione saudita, che ha già avviato la ricerca di un nuovo ct con il sostegno della casa reale, sogna di ingaggiare Zinedine Zidane. Ma nemmeno Zizou sarebbe atteso da un compito facile.

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Redazione