Brucia ancora la sconfitta casalinga col Cittadella di domenica scorsa che fatto ripiombare il Palermo nell’incubo del tabù al Renzo Barbera. Il ko ha accentuato la crisi di risultati e le difficoltà in attacco della squadra rosanero. Il tecnico Alessio Dionisi parla al centro sportivo di Torretta nell’antivigilia della delicata trasferta di Frosinone in programma venerdì 8 novembre alle 20.30 che aprirà la tredicesima giornata del campionato di serie B.
L’obiettivo primario è quello di rialzare la china dopo i risultati negativi sul campo di una formazione neoretrocessa che non ha mai vinto in questa stagione tra le mura amiche.
Dionisi prova a tirare l’orgoglio. Sa che l’obiettivo è la promozione in serie A. Lo vuole la piazza che è rimasta delusa da questo avvio. L’allenatore è consapevole che i 16 punti raccolti in 12 partite non sono sufficienti così come non lo è l’ottavo posto in graduatoria a ben 11 lunghezze dalla vetta occupata dal Pisa ed a nove dal Sassuolo che occupa la seconda posizione valida per la serie A diretta. Sono distanze già concrete.
Queste le parole di Dionisi: “Non sono qua per vivacchiare. Sono qui per fare la storia del Palermo. So che non è facile. Il sogno rimane quello, ora pensiamo partita per partita. Col Frosinone è una gara che vorremmo dedicare ai nostri tifosi. La voglia di far bene si percepisce. Mi spiace che in città ci sia delusione, speriamo di trasformarla in coraggio e ambizione“.
Ma, come parafrasando la massima, tra il dire e il fare c’è di mezzo il… campo che al momento ha espresso altri verdetti, non sempre confortanti. Specialmente in casa, dove le prestazioni e, soprattutto, i risultati sono mancati. Come nello stop interno di domenica scorsa, la beffa finale con il Cittadella.
“I risultati – ammette Dionisi – dicono che non stiamo andando in sesta, devo andare oltre i risultati, ma la classifica non ci piace per niente. Cerco di stimolare i ragazzi, nelle prestazioni possiamo migliorare. Ho fiducia nei giocatori. Non stiamo performando al cento per cento. Stiamo lavorando in una direzione positiva, ma i risultati non sono quelli che vorremmo. La mancanza del gol non è solo demerito degli attaccanti”.
Ed inoltre: “A fine partita, domenica, i ragazzi erano consapevoli di aver perso un’occasione. Siamo arrabbiati, le cose non stanno venendo per come ci stiamo allenando. Ora dobbiamo spingere per essere più efficaci in tutte le zone del campo”.
A chi gli chiede più attaccanti in campo Dionisi risponde secondo le proprie convinzioni, secondo quello che vede negli allenamenti nel corso della settimana. Ma non vede una coppia avanzata formata da Henry e Brunori
“In questo momento – assicura – la squadra non può giocare con due punte, dobbiamo essere equilibrati; non è escluso a partita in corso. Verre e Ranocchia insieme? L’uno non esclude l’altro, hanno caratteristiche e qualità diverse”.
La vetta della graduatoria è davvero distante. “Pisa e Sassuolo in fuga? Non possiamo – conclude – guardare a loro in questo momento. Dobbiamo guardare al Palermo. Siamo usciti tra i fischi, giusti, vanno accettati. La gente si aspetta di più da noi. Io ci metto la faccia. Dobbiamo andare avanti. Il Frosinone ha cinque/undicesimi che giocavano in serie A. Ha cambiato allenatore, hanno incassato un gol nelle ultime tre. Non sarà un match facile”.
Effettuate le designazioni arbitrali. Matteo Marchetti della sezione di Ostia Lido a dirigerà Frosinone-Palermo, gara in programma venerdì 8 novembre alle 20.30 allo stadio Benito Stirpe. Gli assistenti designati saranno Luca Mondin di Treviso e Gamal Mokhtar di Lecco. Il Quarto uomo sarà la Maria Marotta di Maratea. Al Var Niccolò Baroni di Firenze, Avar Giacomo Paganessi di Bergamo.