Niente da fare: il Palermo non sa più vincere. Ed al Barbera la squadra di Alessio Dionisi conferma tutte le sue difficoltà in avanti e fragilità in difesa. I fischi degli spettatori accompagnano l’uscita delle squadre dal campo al termine di una ennesima prova senza acuti e con un gioco ancora una volta confusionario.
I rosanero non vanno oltre 1-1 con la Sampdoria nel match che chiude la quattordicesima giornata del campionato di serie B e mancano l’appuntamento con la vittoria da quattro partite consecutive. L’ultima affermazione è stata lo scorso 26 ottobre con la Reggiana. Da allora solo tre punti, frutto di tre pareggi ed una sconfitta cocente con il Cittadella.
La squadra chiude il mese di novembre senza acuti continuando un percorso mediocre. I 18 punti complessivi frutto di un bilancio modesto (quattro vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte) lasciano la squadra in zona play off ma con gli stessi punti di Brescia e Juve Stabia. I siciliani avanti pianissimo e superati in classifica dal Bari grazie al successo sul Cittadella, adesso a quota 20. Li sopra corrono: la Cremonese quinta ha 21 punti, tre in più del Palermo. Il Cesena è quarto a 22, mentre le prime tre fanno un campionato a parte: il Sassuolo con 31 punti ha ben 13 lunghezze di vantaggio sui siciliani che sono più vicini alla zona play out distante appena tre punti.
Con la Sampdoria la partita è in salita: blucerchiati avanti con l’ex Tutino nel finale del primo tempo e pareggio nel recupero della prima frazione siglato da Di Francesco al termine di 90 minuti in cui le due squadre hanno avuto occasioni per vincere senza sfruttarle. Nel match tra due delle più grandi delusioni di questo inizio campionato vince l’imprecisione e la scarsa propensione offensiva delle due formazioni che alla fine non si fanno del male.
In casa rosanero continua il “caso” Brunori, entrato soltanto all’87’ al posto di Segre. Difficile comprenderne il senso ed il perché, ma altrettanto difficile pensare che l’attaccante possa ancora essere utile al progetto se entra a tre minuti dal novantesimo. E questo a prescindere da quanto ha detto ieri Dionisi nella conferenza stampa del pre-partita. Si crea, però, un clima di incertezza dal quale sembra non esserci un’uscita e nel quale sembra esserci una sicurezza: con questo andazzo non si va da nessuna parte, neanche ai play off.
L’avvio non è incoraggiante per la Sampdoria: Romagnoli si fa male alla gamba sinistra senza alcun contrasto dopo appena 30 secondi. Al suo posto Ferrari.
Per avere la prima emozione bisogna arrivare al 14’ con Henry che ci prova di testa ma Riccio salva sulla linea e sulla respinta Ceccaroni non trova lo specchio della porta. I rosa ci provano dalla distanza: Di Francesco calcia a lato al 17’.
Tre minuti dopo il Palermo ancora Con Di Francesco se ne va in contropiede ma è egoista e non serve Insigne preferendo la conclusione che trova la respinta della difesa blucerchiata. Poi Ceccaroni si invola sulla sinistra e crossa per Henry che di testa tira alto. È ancora il francese a rendersi pericoloso poco prima della mezz’ora ma la sua inzuccata è debole e centrale e Silvestri blocca.
Per vedere la Samp in avanti bisogna aspettare il 35’ con Pedrola con un tiro cross senza pretese.
Al 38’ angolo per i rosa e tiro da fuori di Henry ma conclusione ancora centrale e Silvestri è presente.
La Sampdoria va in vantaggio subito dopo: Ferrari lancia in profondità e la difesa rosanero è sorpresa. Il rimpallo favorisce il controllo in area di La Gumina mentre il difensore rosanero Nikolaou nel tentativo di spazzare offre palla a Tutino che segna il classico gol dell’ex.
Il Palermo però trova il pareggio con Di Francesco al terzo minuto di recupero del primo tempo grazie ad un assist di Verre e ad una botta da fuori area che finalmente va a buon fine: Silvestri è sorpreso ed è 1-1.
Nella ripresa gli ospiti iniziano con un tiro di La Gumina deviato in angolo da Desplanches. Risponde Ranocchia su punizione ma Silvestri devia in corner. Poco dopo, al 55’ sempre Ranocchia ci ritenta da fuori area ma senza problemi Silvestri.
I blucerchiati rispondono al 60’ con Pedrola senza fortuna. Poi episodio controverso al 68’ Doveri espelle Ferrari per fallo su Segre lanciato in area. Il var però richiama il direttore di gara che rivede la decisione e cambia l’esito. Il fallo è del capitano del Palermo e non del giocatore doriano.
Verso il finale di partita Di Francesco continua a provare da solo e con molto egoismo senza fortuna. A dieci minuti dal novantesimo colpo di testa di Le Douaron fuori di poco sugli sviluppo di un calcio piazzato dalla sinistra.
Nel recupero Baniya, al suo rientro in campo, sfiora il vantaggio con un colpo di testa pericolosissimo. Silvestri è bravo a mettere in angolo. Non c’è più tempo per altro, solo per il triplice fischio finale, per la delusione e per i fischi.
Palermo-Sampdoria 1-1
Palermo: Desplances; Diakitè, Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Ranocchia, Segre (dall’87’ Brunori), Verre (dal 69′ Vasic); Insigne (dal 78′ Appuah), Di Francesco (dal 78′ Di Mariano), Henry (dal 69′ Le Douaron). Allenatore Alessio Dionisi. A disposizione: Sirigu, Nespola, Nedelcearu, Lund, Buttaro, Peda, Gomes.
Sampdoria: Silvestri; Venuti (dall’83’ Depaoli), Romagnoli (dal 3′ Ferrari), Pio Riccio, Ioannou; Meulensteen, Belllemo, Akinsanmiro (dal 66′ Benedetti), Tutino, Pedrola (dall’84’ Sekulov), La Gumina (dall’84’ Leonardi). Allenatore Andrea Sottil. A disposizione: Vismara, Ghidotti, Vulikic, Veroli, Yepes, Kasami, Ricci.
Arbitro: Doveri Daniele di Roma 1. Guardialinee: Berti Alessio (Prato) e Giuggioli Lorenzo (Grosseto). Quarto uomo. De Angeli Luca (Milano). Var: Di Paolo Aleandro (Avezzano). Avar: Perenzoni Daniele (Rovereto).
Marcatori: al 38′ Tutino, al 45’+3′ Di Francesco.
Note. Titoli emessi 21.425 (biglietti 7.745; quota abbonati 13.680; settore ospiti 136). Ammoniti: Venuti e Ferrari.