A processo il pesista Nino Pizzolato con l’accusa di violenza sessuale

di Redazione

A processo Nino Pizzolato, l’atleta siciliano medaglia di bronzo olimpica a Tokyo e Parigi nel sollevamento pesi, che deve rispondere dell’accusa di violenza sessuale di gruppo. I fatti contestati al pesista risalgono all’estate del 2022, quando a Trapani una turista finlandese fu vittima di abusi da parte di quattro ragazzi, tra cui secondo l’accusa anche Pizzolato. La donna, che all’epoca dei fatti si trovava in vacanza in Sicilia con due amiche, è stata ora ascoltata dal Gup nell’ambito del processo aperto nove mesi fa davanti al tribunale trapanese.

La testimonianza

La vittima ha raccontanto di essere stata abusata in un residence dopo una serata iniziata con un incontro casuale con la comitiva formata dagli accusati, che l’avrebbero costretta ad avere rapporti sessuali con ognuno di loro. Decisive ai fini dell’imputazione sono state le testimonianze delle amiche della donna, che ha denunciato quanto successo nell’immediatezza dell’accaduto, ricorrendo anche alle cure ospedaliere, la quale nel momento della violenza si sarebbe trovata in uno stato di torpore e di inibizione mentale, tale da impedirle di reagire agli abusi.

Accertare la verità

“In merito alla notizia relativa all’indagine in corso sul nostro Atleta Nino Pizzolato – si legge in una nota della Federazione italiana pesistica – la FIPE desidera ribadire il proprio rispetto assoluto per il lavoro della Magistratura e degli Organi Inquirenti dello Stato. Coerentemente con la propria storia e i valori che da sempre la contraddistinguono, la Federazione si impegna a trasmettere tutte le informazioni necessarie alla Procura Federale per i relativi adempimenti. La FIPE sottolinea di aver agito e di continuare ad agire in stretta osservanza delle normative vigenti, garantendo il massimo rispetto per tutte le parti coinvolte. La Federazione rinnova altresì la propria fiducia nella Magistratura e manifesta sostegno al nostro Atleta Nino Pizzolato, auspicando che l’accertamento dei fatti possa portare al pieno riconoscimento della verità e della giustizia, nel rispetto dei principi fondamentali che guidano il nostro operato”.