Settimo posto in zona play off ma con appena tre punti dalla zona play out. Il Palermo – assieme a Brescia e Juve Stabia – vive il paradosso della serie B ma anche la propria incapacità di vincere e di fare gol con continuità.
Ma se Brescia e Juve Stabia – che hanno pareggiato tra loro a reti inviolate nell’ultimo turno di campionato – non vengono indicate come possibili favorite nella lotta alla serie A diretta, i rosanero sulla carta ed alla vigilia di questa stagione erano certamente annoverati tra le papabili alla promozione.
Il campo, però, dopo 14 partite ha detto tutt’altra cosa ed il pareggio interno di ieri pomeriggio con la Sampdoria – altra delusa di questa cadetteria – è emblematico per i rosanero che non riescono a decollare e rischiano anzi di essere risucchiati nell’hangar delle retrovie a causa di un ritmo lento, lentissimo.
Bilancio assolutamente mediocre in termini di risultati. Prestazioni a parte – il cui giudizio è opinabile ed è discusso tra gli irriducibili che osannano la squadra ed i più pessimisti che la criticano – i freddi numeri parlano di un ruolino di marcia davvero opaco nelle prime 14 giornate. Quattro vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte. Settimo posto con 18 punti raccolti (ex-aequo con Brescia e Juve Stabia già citate), 14 gol fatti e 12 subiti.
I siciliani non vincono da un mese. L’ultimo successo in campionato corrisponde al primo – ed unico al momento – casalingo con la Reggiana per 2-0 dello scorso 26 ottobre. Successivamente tre pareggi ed un ko sempre in casa con il Cittadella. Più complessivamente l’affermazione sugli emiliani è l’ultima negli ultimi sei match.
I 18 punti sono così suddivisi: 6 in casa (una vittoria, tre pareggi e due sconfitte), 12 in trasferta (tre vittorie tre pareggi e due sconfitte. C’è un dato positivo: i rosa non perdono in trasferta da sei turni.
Il bilancio si fa sempre più a tinte scure se si guarda il distacco dalla vetta, occupata dal Sassuolo, che dista qualcosa come 13 punti. In pratica la squadra ha accumulato quasi un punto di ritardo ad ogni giornata. La serie A diretta, invece, dista 12 punti con Spezia e Pisa appaiate ed in grado di fare il vuoto attorno a loro. Il Cesena con 22 punti è già molto indietro e dista quattro lunghezze dai siciliani.
Polveri bagnate. Qualcuno vedrà prestazioni maiuscole della squadra ma se non si segna, si può essere bellissimi ma non andare in fondo. Manca la concretezza e le 14 reti segnate rappresentano il dato che spiega meglio la crisi di risultati. Anche con la Sampdoria, diversi tentativi con scarsa vena realizzativa. Un gol ogni 90 minuti non è sufficiente a garantire posizioni di rilievo in campionato anche perché la difesa, benché non abbia subito troppe reti, non riesce ad arginare in toto gli avversari. E qualche volta regala: come ieri all’ex Tutino. In questo contesto appare complicato pensare in grande. Insomma, si segna poco ed il reparto arretrato non è ermetico. Per niente.
Si guarda più alla zona play off, contesa con diverse formazioni ma fa sensazione che il Palermo abbia appena tre punti di distacco dalla zona play out. Significa che il ritmo dei rosanero non si discosta molto dalle formazioni che lottano per evitare l’inferno della serie C. E questo al di là dei nomi che si hanno in squadra.
E va anche bene al Palermo: il Cosenza senza la penalizzazione di quattro punti, sarebbe sopra i rosanero di una lunghezza mentre Modena e Reggiana non sembrano trovare il bandolo della matassa. Più indietro il Sudtirol ma anche tre squadre con cui Segre e compagni non hanno vinto ed anzi hanno pure lasciato le penne come ad esempio le pericolanti Salernitana e Cittadella entrambe corsare al Renzo Barbera. I rosa non sono riusciti a vincere neppure con il Frosinone, fanalino di coda. Per farla breve, i siciliani hanno raccolto un solo punto con le ultime tre in classifica giocando due volte in casa ed una in trasferta.
Preoccupano a questo punto gli impegni che porteranno il Palermo a chiudere il girone di andata. Mancano i confronti con alcune big ma anche con avversarie storicamente ostiche.
Si riparte l’1 dicembre con la sfida casalinga allo Spezia, seconda forza del campionato ed unica formazione imbattuta della serie B. I liguri degli ex Mateju, Soleri ed Elia punta dritto alla serie A con una difesa che ha subito appena 8 reti ed è di gran lunga la migliore di tutte.
Si prosegue con la delicata trasferta a Carrara contro una matricola che al momento vive un momento di euforia vista la vittoria di prestigio sul Pisa. I rosa sono squadra corsara ma non vincono fuori casa dal 30 settembre (0-3 al Druso sul Sudtirol).
Squadra in casa col Catanzaro il prossimo 15 dicembre per la diciassettesima giornata. Calabresi col maggior numero di pareggi e sconfitti appena due volte in campionato anche se con sole due vittorie in stagione. Bilancio quasi parallelo a quello dei rosanero finora.
Il 21 dicembre la trasferta più difficile: i rosa faranno visita al Sassuolo mentre il girone di andata si chiuderà in casa col Bari il prossimo 26 dicembre.
L’anno solare, il 2024, si chiuderà con la prima giornata di ritorno e la trasferta al Tombolato, ospiti del Cittadella che, per quanto sia pericolante, è però riuscito ad espugnare il Barbera.
Il Palermo non ha un trascinatore dal punto di vista realizzativo. L’attaccante più prolifico è Insigne con 4 reti. Tutti gli altri hanno segnato una rete a testa. Brunori, 34 reti negli ultimi due campionati di serie B, è diventato un caso. Da capitano ad oggetto misterioso. Infortuni, recuperi e pochi minuti rispetto a quanto ci si aspettasse. Continue voci puntualmente smentite dalla società sul fatto che vada via. L’uomo simbolo del ritorno tra i cadetti dei rosanero con 29 marcature in C nel 2021-2022 sembra sempre più lontano da Palermo.
Ed a poco servono le rassicurazioni di Dionisi alla vigilia della partita con la Sampdoria di ieri. Nondimeno è facile comprendere a cosa sia servito il suo ingresso in campo a tre minuti dal 90’.
Ci si chiede se effettivamente l’attaccante rientri nel progetto tecnico. Ci si chiede anche quale sia il progetto tecnico dato che il 4-3-3 non decolla. Le punte centrali segnano col contagocce: lo stesso Brunori ha firmato una rete (su rigore) nel vittorioso 3-1 sul campo della Juve Stabia lo scorso 14 settembre ed Henry, suo alter ego almeno per quanto riguarda la posizione in campo, ha segnato due sole volte, la prima sempre con le Vespe sbagliando inoltre un rigore, la seconda nell’unica vittoria dei siciliani in casa con la Reggiana. In mezzo il rigore del possibile 3-0 dei rosa a Modena in un match chiuso 2-2 tra mille rimpianti.
In tutto questo, il centrocampo non riesce a prendere per mano il resto della squadra e la difesa guidata da Desplanches non convince fino in fondo.
Il primo non ha ancora segnato, il secondo è un oggetto misterioso. Il Palermo in salsa francese non sembra fornire grandi garanzie. Jeremy Le Douaron, arrivato dal Brest qualificato in Champions League grazie al terzo posto nell’ultima Ligue 1, sembrava l’esterno che avrebbe dovuto far fare il salto di qualità ai rosa. Non che oltralpe abbia fatto impazzire a livello numerico con quattro reti in 33 presenze ma avendo giocato titolare in una formazione che ha raggiunto la massima kermesse continentale per club ci si aspettava qualche cosa di più una volta calato nella serie cadetta italiana. Undici partite stagionali (dieci in campionato ed una in Coppa) e zero reti è il bilancio fin qui raggiunto.
Stredair Appuah non sembra essere pervenuto. Chiaro: il giocatore ha appena 20 anni ed è alla sua prima esperienza lontano dal suo Paese. Dionisi disse che “Ci saremmo stropicciati gli occhi”. Tre fugaci apparizioni per continuare a stropicciarci gli occhi per avvertire la sua presenza in campo come se fossimo al gioco “Aguzzate la vista” de “La Settimana enigmistica”.
E questi sono soltanto due esempi dei tanti rebus che il Palermo deve risolvere per sperare di poter ambiare a qualcosa di più di un semplice campionato a metà classifica.
C’è anche un po’ di malasorte anche se non si può parlare di sfortuna: il portiere Alfred Gomis si è infortunato alla prima giornata col Brescia dopo aver fatto benissimo in Coppa Italia col Parma, e lo stop del centrocampista Alexis Blin arrivato dal Lecce ma out dalla quinta giornata probabilmente hanno un certo peso in campo. Tuttavia la squadra non brillava neppure con loro. La lista degli infortunati con Cutrona, Saric. Ma anche con Lucioni che però ha rescisso consensualmente il contratto con il Palermo.
La tifoseria spera nel mercato invernale di riparazione. Ne sapremo di più tra qualche settimana, ma i segnali da Manchester non appaiono chiari. Tutto in linea con quanto visto in campo. L’unica cosa certa è il rendimento mediocre ed una posizione in classifica che non può certo soddisfare la piazza.