La versione di Angela Carini, al rientro dopo il ritiro nel match con Imane Khelif
di RedazioneSport29 Novembre 2024 - 10:05
Angela Carini, la pugile della nazionale italiana che quest’estate alle Olimpiadi di Parigi è stata protagonista del ritiro immediato nell’incontro con la pugile algerina Imane Khelif, torna sul ring ai campionati italiani di Seregno (3-8 dicembre), dopo mesi di pausa seguiti a quel match che ha provocato tante polemiche. E adesso, in un’intervista a Repubblica, racconta il momento difficle vissuto, anche nella vita privata, in attesa di rimettersi in gioco.
Sogno infranto
La pugile ricorda nell’intervista le lacrime dopo l’abbandono nel match che tanto ha fatto discutere, e il dolore per il sogno olimpico infranto, con anni di sacrifici svaniti in un istante. Inoltre Carini respinge le accuse per la mancanza di coraggio, sottolineando che già salire sul ring è una prova di forza. Sulla polemica con Khelif, l’atleta finita nell’occhio del ciclone per le tante illazioni sulla sua identità sessuale, Carini dichiara: “Non giudico nessuno, ma neanche lei dovrebbe giudicare me”.
Momento complicato
Poi la pugile azzurra spiega i motivi che l’hanno portata al ritiro nel match parigino, dichiarando di non essere stata influenzata da niente e nessuno, ma di aver subito due colpi decisivi, soprattutto uno alla mascella, che l’hanno portata alla decisione di fermarsi. Dopo le Olimpiadi per Angela Carini è stato un momento complicato, trovando conforto negli affetti dei suoi cari, e di chi le sta più vicino in ambito sportivo. Tuttavia rivela di non aver avuto il sostegno da parte delle compagne di squadra, accusandole di indifferenza: “Non ho trovato una di loro che abbia detto una frase di incoraggiamento – dichiara – è la cosa che mi ha fatto più male”.