Attenti ai limiti di velocità nelle piste ciclabili…si rischiano multe salate

di Redazione

Negli ultimi tempi l’attenzione per la sicurezza stradale si è sempre più estesa anche ai ciclisti, introducendo nuove normative volte a garantire una circolazione responsabile. Le piste ciclabili, sempre più frequentate, sono diventate oggetto di regolamentazioni che mirano a prevenire incidenti e proteggere pedoni e ciclisti. Tra queste misure, spicca l’introduzione di limiti di velocità per le biciclette, con l’uso di strumenti tecnologici come telelaser per i controlli.

Multe salate

In diversi comuni italiane si è quindi iniziato ad emanare ordinanze apposite, introducendo nuovi obblighi e limiti per i cicloamatori. Un caso emblematico riguarda la pista ciclabile del Naviglio di Bereguardo, nell’hinterland milanese, dove è stato imposto un limite di 10 km/h per i ciclisti. La misura, motivata dalla necessità di salvaguardare i pedoni, ha suscitato ampie polemiche, soprattutto dopo che un ciclista, fermato per aver superato il limite viaggiando a 32 km/h, ha ricevuto una multa di 670 euro. Nonostante le proteste, le autorità locali difendono la severità del provvedimento come necessaria per evitare incidenti. Viene da chiedersi se anche altre amministrazioni locali prenderanno esempio, dando il via all’uso dell’autovelox anche per le biciclette. Sempre che non diventi una ulteriore modalità per fare cassa.

Nuove norme

Ma in generale il nuovo Codice della Strada, da poco approvato dal Parlamento, ha introdotto altre importanti novità per i ciclisti. Tra queste, il divieto assoluto di utilizzo dello smartphone durante la guida della bici, con sanzioni elevate per i trasgressori. Senza dimenticare l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri durante il sorpasso di un ciclista, compatibilmente con le caratteristiche della strada. Inoltre, viene proibito il traino di animali o il trasporto di persone posteriori sulla bici, salvo che questa non sia attrezzata per tali usi. Per il trasporto di bambini, diviene obbligatorio utilizzare seggiolini omologati che non ostacolino la guida. Infine, nelle aree urbane, viene introdotta la “zona di attestamento ciclabile”, una linea di arresto avanzata ai semafori per permettere ai ciclisti di partire prima degli automobilisti, riducendo il rischio di incidenti, nelle strade con una sola corsia per senso di marcia e con presenza di pista ciclabile.