Sfuma il sogno mondiale Costruttori per la Ferrari, che nel Gp di Abu Dhabi ha fatto di tutto fino all’ultimo per mantenere viva la possibilità di sopravanzare le McLaren, senza però compiere quello che fin dall’inizio sembrava miracolo. Alle rosse sarebbe servita tanta fortuna per recuperare i 21 punti che li dividevano dai rivali inglesi alla vigilia dell’ultimo gran premio della stagione, ma già dalle prove le cose non si erano messe benissimo, poi oggi alla partenza sembrava potersi aprire uno spiraglio buono, con una delle sue McLaren finita subito in ultima posizione, ma ciò non è bastato a rovinare la festa finale ai britannici, che rispettano i pronostici e si portano a casa il mondiale Costruttori con 666 punti, 14 in più sulla scuderia di Maranello (652).
Al via la prima fila era occupata interamente dalla McLaren, con Norris e Piastri, mentre per la Ferrari c’erano Sainz terzo e Leclerc penultimo (doppiamente penalizzato nelle qualifiche). Solo una gara sfortunata avrebbe potuto far vacillare gli inglesi. Ed in verità una mano alle rosse è arrivata da Verstappen, già laureatosi campione del mondo per la quarta volta, che alla prima curva spinge Piastri fuori pista, mettendolo fuori dai giochi di vertice. Leclerc invece parte a fionda, portandosi in pochi giri a ridosso dei primi.
I 58 giri del Gp di Abu Dhabi sono vissuti quindi sulla sfida tra Norris, al comando per tutta la gara, inseguito da Sainz stabilmente secondo, e Leclerc arrivato fino alla terza posizione di prepotenza. Però poi la corsa è filata via liscia, senza sussulti, bandiere gialle o safety car del caso, che avrebbero potuto facilitare la rincorsa delle macchine italiane. La bandiera a scacchi ha visto Norris festeggiare la vittoria, sua e della sua squadra. A Sainz, che saluta la Ferrari dopo 4 anni insieme, rimane la consolazione del secondo posto sul podio, accompagnato da Leclerc arrivato terzo. Detto ciò non rimane che dirsi arrivederci alla prossima stagione, per un 2025 che porterà grandi novità per tutta la Formula 1.