La piscina rimane un miraggio, le caprette pascolano a Fondo Raffo ma a breve scatteranno i lavori

di Edoardo Ullo

Il nuoto e la pallanuoto palermitana attendendo la realizzazione della piscina a Fondo Raffo ma al momento dell’impianto non vi è traccia. Al suo posto un prato verde dove attualmente non nascono speranze ma pascolano delle caprette che idealmente fanno ciao al movimento natatorio. Un po’ come nella colonna sonora di Heidi cantata da Elisabetta Viviani nel 1978 per intenderci.

Lo sport, quindi, attende perché dove dovrebbe sorgere la piscina, su un’area che si trova alle spalle del centro commerciale Conca d’Oro, pascola del bestiame ed al momento è anche difficile ipotizzare la presenza di un impianto temporaneo che dovrebbe – il condizionale è più che lecito – coprire quel buco doloroso rappresentato dai lavori in corso alla piscina comunale di viale del Fante. Lavori quelli alle due vasche – coperta e scoperta – dell’impianto che si concluderanno a giugno 2026 e che consegneranno una struttura ammodernata ed efficientata energeticamente grazie ai fondi del Pnrr.

Nel frattempo, come si sa, lo sport natatorio palermitano è emigrato. La pallanuoto ad esempio, rappresentata da Telimar e Waterpolo in primis, è “emigrata” a Terrasini dove ultimamente sta vivendo problemi simili a quelli vissuti in città perché manca l’agibilità della tribuna e quindi il pubblico non può assistere alle partite delle due formazioni che militano rispettivamente in A1 ed A2 maschile.

Si guarda quindi a Fondo Raffo con ulteriore speranza ma ad oggi, il verde acceso di un terreno alla periferia di Palermo, il suono dei campanacci delle caprette ed il loro pascolare non fanno intendere che i tempi siano maturi.

Il progetto di Fondo Raffo

Il progetto dell’opera nasce da una convenzione sottoscritta nell’ormai lontano 2007 fra il gruppo dell’ex presidente del Palermo Calcio Maurizio Zamparini ed il Comune di Palermo.

Accordo riesumato per sopperire alla atavica carenza di impianti nel capoluogo siciliano adesso ancora più accentuata dai lavori di ristrutturazione della Piscina Comunale.

Le soluzioni proposte, c’era anche l’ex Pallone di Italia ‘90

Il piatto piange. Le due squadre maggiori di pallanuoto maschile sono state dirottate – come detto – a Terrasini.

I gruppi sportivi natatori hanno avuto – si fa per dire visto che le due squadre giocano al momento senza il pubblico e con tutto il rispetto in una piscina scoperta – meno fortuna finendo sparsi per gli impianti che hanno dato disponibilità in città.

Per risolvere questo caos, figlio di una mancata programmazione e “visione” negli anni passati, sono state proposte alcune soluzioni. Venne riesumato l’ex Pallone di Italia ’90. Una proposta quasi fantascientifica perché se potenzialmente interessante vista la breve distanza dalla “casa” del nuoto palermitano in quanto sempre a viale del fante, era diventata poco pratica soprattutto a livello economico. Il motivo è presto detto: quando è stato il momento di finanziare l’opera con le risorse dell’avanzo vincolato 2023, al Comune si sono accorti che i costi erano superiori rispetto al previsto e quindi, in sostanza, da Palazzo delle Aquile si è deciso di fare marcia indietro sul progetto. Nel frattempo la struttura è stata svuotata da tanto materiale.

Da Borgo Nuovo alla Fiera del Mediterraneo

Sgonfiata l’ipotesi dell’ex Pallone di Italia ’90 si è parlato di utilizzare gli spazi di largo Gibilmanna a Borgo Nuovo. L’area, sulla quale è prevista anche un finanziamento regionale per la riqualificazione, è al momento terra di degrado. E pure questa opzione è stata scartata. Assieme a questa anche quella che prevedeva di utilizzare i locali della Fiera del Mediterraneo, in questo caso perché sull’area fra via Montepellegrino e via Sadat pende un grosso progetto di rilancio che riguarda il mondo economico.

A Fondo Raffo ci sono le caprette

Ultima carta, o giù di lì, sembra essere Fondo Raffo. Il Comune di Palermo ha deciso di puntarci così come ufficializzato dall’assessore allo Sport Alessandro Anello che prevedeva tempi brevi per l’avvio dei lavori. Ma al di là di qualche intervento preparatorio tutto tace… salvo i campanacci delle caprette di cui sopra.

Ma cosa ferma l’avvio di questi lavori? Le indiscrezioni farebbero notare la necessità di dover rimodulare alcuni aspetti della convenzione originale, vecchia di 17 anni. Una questione primaria sarebbe quella degli orari di utilizzo pubblico. Si parla, secondo il documento originale, di alcune ore a settimana. Non bastano alle società natatorie. Il Comune cercherebbe un accordo e questo farebbe slittare l’avvio dei lavori che partirebbero solo dopo una soluzione.

Anello ottimista

L’assessore allo Sport al Comune di Palermo Alessandro Anello si dice ottimista su un avvio dei lavori: “Come Amministrazione Comunale abbiamo fatto la nostra parte. Abbiamo dato l’ok sul fronte burocratico con il rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione della piscina comunale. Le notizie che abbiamo è che il gruppo Zamparini sta lavorando per individuare l’impresa che sta predisponendo l’inizio dei lavori“.

A tal proposito, qualcuno vocifera che la consegna del cantiere possa avvenire addirittura prima di Natale. Anche se qualcuno ipotizza che il momento buono potrebbe essere a gennaio 2025. Nel frattempo – in attesa di una conferma concreta – si dice Zoff abbia segnato di testa su azione di calcio d’angolo. Al di là di questa citazione di fantozziana memoria e dello scarto temporale, gli interventi sull’installazione della vasca e delle strutture accessorie dovrebbero trovare conclusione entro la primavera.

Sarebbe una soluzione importante, una boccata d’ossigeno. E, per una volta, potremmo anche dire pazienza per le caprette perché per loro, siamo sicuri, la soluzione alternativa di un nuovo pascolo si troverebbe molto più celermente.