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Capuano si presenta ai tifosi trapanesi, “tanta concretezza e pochi fronzoli”

“Il mio sistema di gioco è la sofferenza e non il divertimento”: poche parole, un concetto chiaro, tanto è bastato a Eziolino Capuano per presentarsi ai suoi nuovi tifosi, senza fronzoli e manierismi, nella conferenza stampa con cui stamattina ha rilasciato le prime dichiarazioni da allenatore del Trapani. Il tecnico campano torna in granata a distanza di 24 anni dalla precedente esperienza, non fortunatissima, con la voglia di fare qualcosa di importante assieme al presidente Valerio Antonini, con il quale sembra proprio esserci una sintonia innata. Accanto a loro, nell’incontro odierno, c’era naturalmente anche il nuovo ds Giuseppe Pavone, il più posato e flemmatico dei tre, a cui toccherà il compito di controbilanciare la vulcanicità del presidente e dell’allenatore.

Correre ai ripari

Ma prima di tutto c’era da spiegare come mai si fosse arrivati agli addii con il precedente direttore sportivo, Andrea Mussi, e il tecnico Sasà Aronica, nel bel mezzo del cammino di questa serie C: “È evidente che se siamo qui oggi a presentare un allenatore è un direttore sportivo, è perché evidentemente il progetto ha subito degli intoppi e sono dovuto correre ai ripari”, ammette Antonini, che una volta cambiato assetto ha preferito andare sul sicuro, “andando a prendere il meglio che si potesse trovare”, dichiara lo stesso patron trapanese, per il quale “il campionato del Trapani comincia dalla partita di ieri contro la Casertana”.

Nuovo corso

E del successo conquistato nella trasferta di Caserta, prima panchina del nuovo corso targato Capuano, ha parlato lo stesso allenatore, affermando che “se ieri abbiamo vinto il merito è soltanto dei giocatori”. “Un ringraziamento va fatto ad Aronica perché la squadra era predisposta bene – continua Capuano – Io in pochi giorni potevo fare poco, ma la squadra comunque mi è piaciuta, soprattutto sotto l’aspetto dell’interpretazione”.

Un grande privilegio

Capuano poi tiene a sottolineare la soddisfazione di essere venuto ad allenare a Trapani: “Mi preme ringraziare il presidente Antonini e il direttore Pavone per avermi portato in una città importante, ad allenare una squadra fortissima – dice – Penso che questa società al momento in Italia è tra le prime, con una proprietà fortissima in cui ogni allenatore e qualsiasi giocatore vorrebbe essere. Per questo mi sento un privilegiato, e ciò accresce in me l’entusiasmo e il senso di responsabilità”. Poi il neo-allenatore del Trapani ha parole di stima per i suoi giocatori: “Questa squadra l’ho sentita mia fin dal primo momento – conclude – Penso di guidare una squadra forte, che può giocare con tanti sistemi di gioco. Prima della partita di Caserta ho detto loro che l’importante è non prendere gol, tanto siamo forti, e prima o poi il gol lo facciamo noi”.

(foto Fc Trapani 1905)

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Redazione