Un fallimento dopo l’altro, il Palermo si inchina a Pompetti e il Catanzaro espugna il Barbera

di Edoardo Ullo

Un disastro dopo l’altro. Anzi, una sola parola che campeggia in uno degli striscioni mostrati dal tifo organizzato in curva nord: fallimento. Non economico, si intende, ma di contenuti, di cifra tecnica, di risultati. Il Palermo è rimasto solo, in lotta con se stesso, e perde ancora continuando a rimediare figuracce su figuracce. Dopo il ko a Carrara della settimana scorsa, arriva un altro stop. Questa volta i rosanero si inchinano in casa al Barbera col Catanzaro per 2-1 nella diciassettesima giornata del campionato di serie B.

Notte fonda per la squadra allenata da Alessio Dionisi che perde la terza partita davanti al pubblico di casa, la sesta complessiva, e rimanendo a quota 21 punti scende in nona posizione fuori dalla zona play off venendo scavalcata proprio dai calabresi.

Il mini-ritiro di due giorni in un noto hotel nel centro cittadino non è servito a niente. E ci si chiede a cosa sarebbe mai potuto servire? In che modo 48 ore avrebbero potuto aiutare rimanendo in città senza isolarsi del tutto?

Anche con i giallorossi la prestazione della squadra è stata priva di mordente con un attacco che non sa segnare, in balia di una formazione che è scesa al Barbera con tanto entusiasmo ma senza dominare. È bastata una partita ordinata da parte del Catanzaro per espugnare, ancora una volta, il Barbera dopo quanto fatto lo scorso anno.

Biasci in avvio e Pompetti nel finale regalano i tre punti ai calabresi. Al Palermo continua a mancare tutto. Il pareggio momentaneo del difensore centrale Nikolaou nel corso del primo tempo è arrivato ancora una volta su azione di calcio d’angolo in maniera simile a quanto successo con lo Spezia per intenderci, e sottolinea la grave anemia del reparto offensivo dei rosanero che prosegue nel suo digiuno.

La strada è in salita: sabato i siciliani saranno ospiti della capolista Sassuolo che sta dominando la serie cadetta con forza ed autorità. Ci vorrà una settimana preparatoria di livello ed una prestazione fantascientifica per uscire indenni dal Mapei Stadium ed evitare la terza sconfitta consecutiva. Intanto, dopo il match, è arrivata la comunicazione da parte del club che continua il ritiro in città. Ribadiamo la domanda: servirà a qualche cosa rimanere a Palermo? Il campo, come sempre, darà la sua risposta inappellabile.

Il tabellino

Palermo-Catanzaro 1-2

Palermo: Desplanches; Nedelcearu, Nikolaou, Ceccaroni, Lund; Di Mariano, Segre, Ranocchia, Di Francesco (dall’87’ Verre); Le Douaron (dal 68’ Insigne), Henry (dal 68’ Brunori). Allenatore: Dionisi. A disposizione: Nespola, Sirigu, Vasic, Appuah, Buttaro, Peda.

Catanzaro: Pigliacelli; Cassandro, Scognamillo, Bonini; Compagnon (dall’87’ Situm), Pompetti, Petriccione, Pontisso (dal 75’ Koutsoupias) , Ceresoli (dal 52’ Antonini); Iemmello (dall’87’ Pittarello), Biasci (dal 75’ Buso). Allenatore: Caserta. A disposizione: Dini, Borrelli, Piras, Turicchia, Pagano, Seck.

Arbitro: Arena di Torre del Greco. Lombardo (Cinisello Balsamo) e Belsanti (Bari). Quarto uomo Nigro (Prato). Var Baroni (Firenze). Avar Di Vuolo (Castellammare di Stabia).

Reti: al 3’ Biasci, al 32’ Nikolaou, all’82’ Pompetti.

Note. Ammoniti: 42’ Ranocchia, 46’ Ceresoli.