Ci si attendeva una partita equilibrata: è arrivata l’ennesima prova di forza. L’Handball Erice stravince il match clou della undicesima giornata del campionato di serie A1 di pallamano femminile espugnando largamente il parquet delle campionesse d’Italia del Bressanone Sudtirol.
Il risultato di 22-34 per le Arpie la dice lunga sull’andamento del match che a maggio decise lo scudetto in favore delle altoatesine in Gara 3 ed a fine agosto regalò la Supercoppa Italiana alle siciliane.
Continua la marcia a punteggio pieno della squadra ericina che conduce la classifica con 18 punti con gli stessi punti del Cassano Magnago. Le siciliane, però, devono recuperare ancora due partite. E scenderanno in campo mercoledì prossimo, 18 dicembre, per ultimo impegno del 2024, con la trasferta di Pontinia. Un’altra sfida, un’altra prova da superare sul parquet di una formazione accreditata per la lotta al titolo italiano mentre il 5 gennaio apriranno il 2025 con un’altra sfida da far tremare i polsi: in casa con Salerno.
È ancora presto, non siamo neppure a metà stagione, ma questo risultato – con le campionesse d’Italia battute di 12 reti in casa propria – sembra un ideale passaggio di consegne. Potrebbe averne il sapore. Nel frattempo, le avversarie sono avvisate. Semmai ce ne fosse stato bisogno: l’Handball Erice fa sul serio e vuole mettere le mani sullo scudetto.
Sembrerà strano, ma i primi nomi che bisogna fare per spiegare questa convincente vittoria delle Arpie sono quelli di Daniela Pinto Pereira e di Romina Ramazzotti. I due portieri si sono alternati tra i pali ed hanno simboleggiato in maniera lampante la voglia della di vincere questa gara con le gambe e con la testa. Si sono erette a baluardi insuperabili (l’una nel primo tempo, l’altra nel secondo), regalando sostanza a un’eccellente prestazione di squadra. Nondimeno, i loro interventi hanno annichilito le velleità delle campionesse d’Italia e dato sempre più fiducia al resto della squadra che ha giocato a ritmi alti dal primo al sessantesimo minuto.
A tratti è sembrato di rivedere, ma a campo e risultato invertito, Gara 3 della finale scudetto giocata a fine maggio ad Erice in cui Monika Prünster – oggi allenatrice dei portieri del Bressanone Sudtirol – murò letteralmente gli attacchi delle avversarie.
Sin dal primo istante in vantaggio, le Arpie hanno costruito il loro successo con personalità (5-12, al 15’), senza mai mollare di un millimetro e con un’attenzione sempre crescente alle fasi della gara. Dopo aver chiuso con un vantaggio di quattro reti la prima frazione di gioco, le Arpie non hanno regalato nulla neanche dopo l’intervallo, respingendo ogni tentativo avversario (20-25, al 45’, al 20-28, 50’), chiudendo la contesa con sicurezza a loro favore e con un perentorio +12.
Brixen Sudtirol-Handball Erice 22-34
Primo tempo: 11-15
Brixen Sudtirol: Unterweger, Aichner, Schatzer, Lucarini 5, Hilber, Zizzo 1, Nothdurfter 1, Vegni 2, Habicher 3, Babbo 3, Di Carlantonio, Buonomo, Gamper, Ghonim 7. Allenatore Lucas Waldner.
Handball Erice: Masson, Priolo, Bernabei 4, Coppola, Tarbuch 5, Losio 3, Cozzi, Struijs 6, Benincasa, Dalle Crode 3, Di Prisco, Pessoa 6, Ateba 7, Pinto Pereira, Ramazzotti. Allenatore Ignacio Aniz Legarra Iñaki.
Arbitri: Arbitri: Leonardo Tramontini – Andrea Sicher. Commissario: Valter Fabbian
Sabato 14 dicembre
Lunedì 16 dicembre
Handball Erice** e Cassano Magnago 18 punti; Adattiva Hc Pontinia* 16; Salerno*** e Bressanone Sudtirol 14; Casalgrande Padana 12; Securfox Ariosto* 11; Leno* e Sirio Toyota Teramo 6; Cellini Padova e Mezzocorona 4; Lions Sassari 1.
Salerno tre partite in meno; Handball Erice due partite in meno; Adattiva Hc Pontinia, Securfox Ariosto e Leno una partita in meno.