Modus Navigandi, lezioni di vela e navigazione per i giovani di Palermo
di RedazioneAltri sport16 Dicembre 2024 - 18:59
Si è conclusa l’edizione 2024 di Modus Navigandi, tenutosi al Centro Velico Siciliano di Palermo, dove sono state messe a disposizione circa 20 imbarcazioni e un intenso programma educativo, nell’ambito di un progetto per il contrasto della povertà educativa minorile. L’iniziativa ha garantito 280 ore di attività distribuite su 8 settimane, coinvolgendo 82 ragazzi e ragazze tra i 9 e i 15 anni, raddoppiando la partecipazione rispetto all’anno scorso, e consolidando il legame tra comunità, ambiente e giovani generazioni.
Coinvolgimento delle famiglie
Il campus è stato realizzato da Ecomuseo Mare Memoria Viva, in collaborazione con Fondazione Eos – Edison Orizzonte Sociale, Edison Next e Federazione Italiana Vela (FIV), ha visto il coinvolgimento diretto anche delle stesse famiglie e la partecipazione di 51 genitori che hanno preso parte alle uscite in mare. Modus Navigandi è uno dei campus previsti all’interno del progetto Traiettorie Urbane, ideato da CLAC ETS, Associazione Mare Memoria Viva e Fondazione EOS Edison Orizzonte Sociale, e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che coinvolge i ragazzi e le ragazze di sei quartieri della città di Palermo.
Esperienza unica
Modus Navigandi si distingue come un’esperienza unica che fonde educazione, cultura e attività sportiva per ispirare le nuove generazioni. Durante il campus i partecipanti hanno avuto l’opportunità di apprendere le tecniche marinaresche (orientamento, nodi e segnali), approfondire la conoscenza della meteorologia e della navigazione ed esplorare la città e il suo legame con il mare attraverso percorsi urbani inediti. L’iniziativa ha puntato a fornire competenze pratiche e a rafforzare il senso di appartenenza al territorio, stimolando i giovani a immaginare e costruire nuove traiettorie di vita.
Fare rete
“Modus Navigandi testimonia che fare rete tra differenti organizzazioni, famiglie, ragazzi e ragazze, esplorare e scoprire insieme la cultura del mare, della vela, dell’agire uniti con un obiettivo condiviso, del cogliere e comprendere nuovi orizzonti e punti di vista sia della propria città sia della propria esistenza, può accadere”, dichiara Francesca Magliulo, direttrice della Fondazione EOS. “Navigare a vela è una grande scuola di responsabilità e libertà, imparare a essere equipaggio, a comprendersi, ascoltarsi e aiutarsi a vicenda – commenta Cristina Alga, presidente di Ecomuseo Mare Memoria Viva – Ragazzi e ragazze che vengono al campus estivo non avrebbero senza questo spazio la possibilità di vivere mai la navigazione a vela nelle loro vite e aprire questo orizzonte ci riempie di gioia”.
Racconto video
In un video reportage pubblicato sul canale YouTube di Fondazione Eos, è possibile vedere il racconto completo del progetto di quest’anno attraverso la voce dei protagonisti.