Morto a 76 anni Gianni Savio, il Principe del ciclismo italiano

di Redazione

Un grande conoscitore del ciclismo, sempre gentile, raffinato e affabile, si era guadagnato meritatamente, il soprannome di Principe. Gianni Savio è morto all’età di 76 anni dopo aver combattuto con una lunga malattia.

La carriera sportiva

Team manager torinese, aveva iniziato la sua carriera come Direttore sportivo alla Santini-Cierre nel 1986, ma è il 1992 che segna decisamente in positivo la sua carriera nel ciclismo, dopo aver rilevato da Dino Zandegù la direzione della ZG Mobili-Selle Italia, diventata poi Androni Giocattoli. Due anni fa la decisione di lasciare il circuito Professional per ridimensionare le sue attenzioni tra le Continental con la GW-Shimano. Dalle sue squadre sono passati ciclisti che hanno fatto la storia, come Andrea Tafi, Nelson Rodriguez, Leonardo Sierra, José Rujano, Michele Scarponi fino ad Egan Bernal. Grande conoscitore del ciclismo Sud americano era stato Ct della nazionale colombiana, vincendo con Santiago Botero i mondiali del 2002 nella cronometro individuale maschile.