[IL VIDEO] Il calciatore Stephane Omeonga ammanettato su un volo in partenza da Roma
di RedazioneAttualità02 Gennaio 2025 - 10:19
Il calciatore belga Stephane Omeonga, che in passato ha militato per diverse squadre italiane tra cui Genoa e Pescara, e che oggi gioca nella Serie A israeliana per l’Ihud Bnei Sakhnin, ha denunciato su Instagram un episodio di violenza subito il giorno di Natale prima del decollo di un volo da Roma Fiumicino a Tel Aviv. Dopo essere stato invitato a lasciare l’aereo per presunti problemi con i documenti, Omeonga ha chiesto spiegazioni agli agenti di polizia presenti, ma la situazione è degenerata con l’ammanettamento del calciatore, che è stato fatto scendere a forza dal velivolo, come mostra il video postato su Instagram dallo stesso Omeonga.
Problema con i documenti
“Dopo essere salito sull’aereo e aver preso posto, uno steward mi ha avvicinato per un presunto problema con i miei documenti e mi ha chiesto di lasciare l’aereo – racconta il calciatore sui social – È stata chiamata la polizia e sono stato ammanettato e portato via con la forza. Una volta fuori dall’aereo, lontano dalla vista dei testimoni, la polizia mi ha gettato violentemente a terra, mi ha picchiato e uno di loro mi ha premuto il ginocchio contro la testa”.
Senza cibo nè acqua
Omeonga continua poi con la sua versione dell’accaduto, che però non è stata confermata dalle fonti della Polizia di frontiera aerea: “Sono stato poi portato in un veicolo della polizia e ammanettato come un criminale – si legge ancora nel post su Instagram – È arrivata un’ambulanza, ma in stato di shock, non sono stato in grado di rispondere alle domande dei paramedici. Successivamente, sono stato messo in una stanza grigia, senza cibo né acqua per diverse ore. E fino ad oggi non ho ricevuto alcuna giustificazione per il mio arresto”.
Nella black list
Infine Omeonga, fermato per resistenza a pubblico ufficiale, punta il dito contro quello che per lui è stato un trattamento discriminatorio: “Molte persone come me non riescono a trovare lavoro, non hanno accesso a un alloggio o non possono praticare gli sport che amano, semplicemente perché sono nere – conclude il calciatore – Dobbiamo rimanere uniti e alzare la voce per educare coloro che ci circondano, su questo problema che affligge la nostra società e ne ostacola il progresso”. Dalla ricostruzioni successive alla denuncia, il nominativo di Omeonga sarebbe stato nella black list di Israele come persona non gradita, e per questo il comandante del volo avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
(video Instagram @omgs)