Contributi non pagati, il Messina verso la penalizzazione

di Alessandro Calleri

Il Messina piomba ancora nel caos. Non sono bastati i quattro risultati utili consecutivi ottenuti sotto la gestione Banchieri a ridare serenità all’ambiente. Il club giallorosso non ha versato i contributi e le ritenute legate agli stipendi degli ultimi tre mesi (da novembre 2024 a gennaio 2025), che invece erano stati saldati già nei giorni scorsi. Il termine è scaduto alla mezzanotte. Si va verso una penalizzazione, non avendo sanato l’aspetto previdenziale, che vanificherebbe quanto di buono la squadra aveva saputo fare nelle ultime settimane, anche alla luce del mercato invernale condotto con grande impegno e fatica dal direttore sportivo Domenico Roma.

Arriverà una penalizzazione

Per la giornata di mercoledì il presidente giallorosso Stefano Alaimo, apparso sconfortato alla seduta di allenamento, ha convocato una conferenza stampa al “Franco Scoglio”. Ma qual è adesso il reale scenario? Diventa estremamente complicato pronunciarsi sull’effettiva entità del provvedimento cui andrà incontro il Messina. Scorrendo i precedenti, si va da -4 a -6, a meno di sconti per un club che fin qui mai aveva ricevuto alcuna penalizzazione da quando era tornato nel professionismo. Il tutto avviene peraltro a poche settimane dalla presentazione ufficiale a Palazzo Zanca, non priva di grandi promesse, dell’Aad Invest Group, il fondo con sede in Lussemburgo che ha rilevato l’80% delle quote (ma la prima rata andrà pagata secondo l’atto notarile entro il 20 febbraio) dell’Acr dopo il pessimo precedente costituito dal fallimento del Deinze in Belgio. Un colpo inferto alla credibilità del gruppo subentrato al timone. Finirà chiaramente sul banco degli imputati pure l’attuale socio di minoranza Pietro Sciotto, il quale detiene il restante 20% e si era detto certo della solidità della parte acquirente.

Il comunicato di AAD Invest Group

Intanto, in una nota pubblicata sul sito di AAD Invest Group, ecco la prima presa di posizione sulla vicenda, annunciando l’arrivo in città nei prossimi giorni del Ceo Doudou Cissé: “A seguito delle recenti segnalazioni di contributi non pagati e di rischio sanzioni per l’ACR Messina, il Gruppo AAD Invest desidera chiarire la situazione. Fin dal nostro arrivo, abbiamo dato priorità alla regolarizzazione di tutti gli stipendi e dei pagamenti ai fornitori che non venivano pagati da diversi mesi. L’ACR Messina non è solo giocatori e staff tecnico, ma racchiude un ecosistema completo che ha bisogno di essere sostenuto in modo responsabile e sostenibile. Un problema amministrativo ha causato un ritardo nel pagamento dei contributi previdenziali. Stiamo comunque adottando tutte le misure necessarie per risolvere la situazione il più rapidamente possibile”. “Sebbene la penalità sia stata presa in considerazione – si legge – non influisce in alcun modo sulla nostra determinazione. Il nostro obiettivo rimane chiaro: assicurarci un posto in Serie C attraverso i play-in e continuare a strutturare il club a lungo termine. Nei prossimi giorni verrà comunicata la data della visita di Doudou Cissé a Messina. Durante questa visita verranno presentate tutte le garanzie bancarie necessarie per finalizzare la pratica e garantire la massima serenità per il futuro del progetto. Rimaniamo determinati ad accompagnare l’ACR Messina verso un futuro solido e sostenibile, in piena trasparenza con i tifosi e tutti gli stakeholder del club”.

Salvezza, strada in salita

E dire che l’attesa nei pressi del gong sembrava tutta rivolta ai destini di Taranto e Turris, le ultime due della graduatoria, già virtualmente retrocesse e gravate da handicap pesantissimi. I rossoblù hanno ancora una volta evitato la radiazione saldando gli stipendi e i contributi dovuti, mentre i corallini potrebbero andare stavolta verso l’esclusione, eventualità che comporterebbe anche la cancellazione di tutti i risultati (il Messina ha vinto 2-1 al “Liguori”), portando a riscrivere la classifica del girone C. La rincorsa già difficile alla salvezza rischia ora di complicarsi terribilmente per gli uomini di Banchieri che, dopo aver strappato un pareggio d’oro a Benevento, riceveranno lunedì sera (20.30) la visita del Trapani, dovendo poi incrociare anche Monopoli e Avellino, due delle candidate al salto di categoria. Una posizione precaria, dato il terzultimo posto e il gap da Casertana, Latina e Cavese che può aumentare, con un orizzonte sempre più nero. La tifoseria, che era tornata allo stadio con l’avvento della nuova proprietà, vive l’ennesimo incubo e si sente un’altra volta presa in giro.