Caos Messina, la squadra pretende chiarezza dalla società

di Alessandro Calleri

Il Messina vive ore di angoscia, ma chi si attendeva risposte immediate da parte della società, dopo il mancato versamento dei contributi che porterà ad un’inevitabile penalizzazione in classifica, sarà rimasto deluso. La conferenza stampa del presidente Stefano Alaimo, prevista questa mattina, è saltata, come reso noto dall’ufficio stampa del club, venendo rinviata “a causa di un attacco febbrile che ha colpito il presidente. La conferenza si terrà non appena il presidente si sarà ristabilito”.

Lo sfogo del ds Roma

Il momento è critico. Gli sforzi profusi per inseguire la salvezza, grazie agli innesti del mercato di gennaio e ai quattro risultati utili consecutivi del nuovo corso, potrebbero essere del tutto vanificati. Non basta il pagamento degli stipendi se poi non si è stati in grado di adempiere alla scadenza relativa ai contributi. La credibilità di Aad Invest Group è già minata. A scendere in prima linea, parlando al “Franco Scoglio” ai giornalisti, sono stati il direttore sportivo Domenico Roma, il tecnico Simone Banchieri e due pilastri della squadra, il capitano Davide Petrucci e il messinese doc Marco Crimi. Dal ds è giunto un chiaro appello: “Noi ci crediamo, ancora più di prima. Eravamo un gruppo forte, adesso lo siamo maggiormente, ma abbiamo bisogno che tutti ci stiano accanto, tifosi, istituzioni, stampa. Lottiamo tutti insieme per il Messina. Ci siamo guardati in faccia, dal più grande al più piccolo, non molliamo di un centimetro. Abbiamo un unico obiettivo, salvare il Messina, però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti, ognuno per la sua parte”. L’invito alla proprietà è emblematico: “Dobbiamo lavorare tranquilli e avere in mente solamente il campo, non quelle vicissitudini che non fanno parte del gioco del calcio. Il nostro referente attuale è il presidente Stefano Alaimo, a lui e Aad Invest Group chiediamo chiarezza per il futuro. Devono dimostrarci che possono sostenerci con fatti concreti e non più con le chiacchiere, ottemperando subito, perché così magari potremmo avere una penalizzazione inferiore che ci può permettere di lottare in qualcosa in cui crediamo. Entro 48 ore vogliamo delle risposte concrete. Servono i fatti e il cash sul conto per pagare le spettanze, l’ordinario e lo straordinario per permetterci di arrivare a fine stagione”.

L’appello di Banchieri

Il tecnico Simone Banchieri, finora imbattuto sulla panchina del Messina, ha rivolto un messaggio alla città: “Non ho mai visto una tifoseria così innamorata di una squadra e i risultati sono frutti del loro supporto. Non molleremo un centimetro, ma chiediamo chiarezza e la vicinanza del pubblico. Vogliamo però essere messi nelle condizioni dal club affinché rispetti i termini perentori perché per noi è stato difficile e faticoso fare punti e regalare punti alle altre squadre, per cose che esulano dai fatti di campo, dispiace a tutti. La città di Messina e i tifosi meritano tanto, chiediamo al pubblico di starci vicino soprattutto in questo momento, la squadra è compatta. Abbiamo bisogno dei tifosi, oggi più che mai, ma questa cosa deve ulteriormente rafforzarci. Ci aspettiamo però che la società faccia in tempi brevi le cose da regolamento. Non è per un fattore economico ma di punti, perché vogliamo giocarcela con tutti, come abbiamo fatto finora. Questo lo richiediamo a gran voce”.

La voce di Petrucci e Crimi

Capitan Davide Petrucci si è fatto carico di esprimere il pensiero del gruppo: “Questa notizia ci ha colpiti come un fulmine a ciel sereno. Siamo delusi e amareggiati, non è qualcosa che ci aspettavamo. Il gruppo è molto unito e questa cosa ci unirà ancora di più, l’obiettivo non cambia, anzi ci darà ancora maggiore forza. Lavoreremo ancora più duramente, ma abbiamo chiesto alla società delle garanzie economiche, non per arricchirci, ma soltanto per poter continuare in maniera dignitosa questa stagione e combattere ad armi pari contro qualsiasi altra squadra. Non possiamo permetterci di fare delle lotte in campo e dei passi avanti e di vederci togliere dei punti in questa maniera, per noi è una follia”. Al suo fianco il centrocampista Marco Crimi: “Abbiamo dormito molto poco. Siamo qui per continuare quello che stiamo portando avanti, chi da inizio stagione e chi da poco più di un mese. Promettiamo, come abbiamo fatto fino ad oggi, il massimo impegno. Quello che ci siamo detti nello spogliatoio è che metteremo tutto in campo, ma abbiamo fatto alcune richieste di un semplice contributo per farci andare avanti in tranquillità, come dovrebbe avvenire nelle società normali. Questo non dovrà essere un alibi, ma un punto di forza per farci andare avanti più cattivi di prima. Ci sono ragazzi che non prendevano stipendi da sei mesi nelle vecchie società, eppure c’è chi si era offerto di effettuare un bonifico per evitare la penalizzazione”.

La donazione

Con i tesserati che hanno dunque chiesto garanzie alla nuova proprietà, già reduce da quanto di negativo accaduto in Belgio con il Deinze, a lanciare l’Sos con l’hastag #salviamolabiancoscudata sono adesso due dirigenti, il consulente Francesco La Fauci e il capo ufficio stampa Davide Gambale, il quale ha anche pubblicato sui social una distinta che certifica l’avvenuto versamento di una donazione al club: “Sos Acr Messina. Non potevo restare inerme di fronte ad una situazione paradossale che vede coinvolto il mio Messina. Con la mia azienda ho deciso di fare una donazione all’Acr per tentare di salvare il salvabile. Ho condiviso questo gesto con altri che hanno preso a cuore le sorti de Messina, come il dott. La Fauci che ha provveduto a fare il suo. I contributi vanno pagati entro domani per limitare i danni (rischiano così fra 1 e 2 punti di penalizzazione). L’ho fatto per il Messina, i tifosi e per quei calciatori che hanno dato il sangue per i nostri colori. Mi auguro che altri facciano la stessa cosa perché il Messina è dei messinesi. Spero solo non rimanga un gesto isolato, il tempo delle chiacchiere è scaduto! Servono fatti concreti”.