A Suzuka è dominio Verstappen, ma Kimi Antonelli si merita gli onori della copertina

di Redazione

Max Verstappen domina il Gran Premio del Giappone, nella terza prova del Mondiale di Formula 1, che ha visto il pilota olandese Red Bull imporsi per il quarto anno consecutivo sul tracciato di Suzuka. Il campione del mondo in carica ha condotto la gara dopo essere partito dalla pole position, resistendo sia alla pressione iniziale che al tentativo deciso di Lando Norris a metà gara, durante l’unico pit stop previsto, e al forcing finale delle due McLaren.

Verstappen è stato davanti a tutti per quasi tutti i 53 giri, ad eccezione della fase centrale dedicata ai cambi gomme. Sul podio sono saliti anche Lando Norris, ancora leader del campionato, e Oscar Piastri. Le McLaren oggi hanno dovuto arrendersi allo strapotere di Max, rimanendo comunque il team da battere nella lotta al titolo, conservando  ancora il potenziale maggiore rispetto alla concorrenza.

La Ferrari ha condotto una gara senza infamia e senza lode, concludendo appena giù dal podio, con Charles Leclerc quarto, posizione che ha mantenuto dal via fino alla bandiera a scacchi. Hamilton invece si è reso protagonista di uno dei pochi sorpassi visti in pista (su Hadjar), salendo dall’ottava posizione iniziale alla settima con cui ha chiuso una corsa comunque all’insegna della noia.

Quinta e sesta si sono piazzate le Mercedes, nell’ordine con George Russell ed il giovanissimo Andrea Kimi Antonelli: il pilota italiano, all’esordio quest’anno in F1, è stato tra l’altro autore del giro più veloce in assoluto, e protagonista di una gara di altissimo valore. A soli diciotto anni e sette mesi, infatti, Antonelli è diventato il pilota più giovane della storia a guidare un Gran Premio di Formula 1 per dieci giri, grazie a una strategia che ha ritardato al massimo il suo pit stop. E perciò tanto basta a regalargli gli onori della copertina, per aver regalato ai tifosi italiani un’emozione che, invece, le Ferrari nel weekend giapponese non sono state in grado di fare.

(foto @F1)