Messina, la procura a vendere trasmessa al sindaco è inutilizzabile

di Alessandro Calleri

Il teatro dell’assurdo. Nubi sempre più nere si addensano sul futuro del Messina. Nessuna svolta dopo la manifestazione dei tifosi organizzati in Piazza Unione Europea, anzi l’ennesimo sgradevole capitolo. Questa mattina si è tenuto l’incontro previsto tra il sindaco Federico Basile e il presidente giallorosso in pectore Stefano Alaimo. Una breve chiacchierata, nel corso della quale Alaimo aveva ribadito di attendere la delega da parte del CEO di AAD Invest Group, Doudou Cissè, che consentirebbe la cessione dell’80% delle quote, rilevate a gennaio da Pietro Sciotto, ad uno dei gruppi potenzialmente interessati a rilevare il club e salvarne le sorti. Nel pomeriggio, però, il nuovo, farsesco, colpo di scena.

Le precisazioni del sindaco Basile

Chi si aspettava che tutto potesse finalmente sbloccarsi per evitare il peggio è rimasto deluso. Le precisazioni fornite ufficialmente dal primo cittadino Federico Basile non lasciano spazio a troppe interpretazioni, circa la totale mancanza di affidabilità dell’attuale proprietà del Messina: “Alle ore 15:00, ricevo sul mio numero telefonico tramite WhatsApp un PDF di questa fantomatica procura alla vendita redatta in lingua francese. Ho immediatamente verificato presso lo studio notarile messinese la condizione della procura ed effettivamente è arrivata una procura che però non essendo firmata digitalmente e non essendo prodotta in originale, non può essere utilizzata per la cessione delle quote. Questo ulteriore comportamento, che ancora una volta lascia con il fiato sospeso l’intera città, non solo quella calcistica, evidenzia in maniera ancora più chiara la totale mancanza di rispetto e serietà che ha contraddistinto questa vicenda. Credo davvero che ormai il tempo sia scaduto. Mi sono assunto la responsabilità di facilitare il dialogo in una trattativa che, lo ricordo, è di natura esclusivamente privata. Tuttavia, l’atteggiamento di AAD ha superato ogni limite e sfiora l’assurdo. Oggi, 11 aprile, a soli cinque giorni da una scadenza cruciale per il futuro dell’ACR Messina, ci troviamo di fronte a una procura priva di valore giuridico. Non posso che prenderne atto, con la consapevolezza che le preoccupazioni dei giorni scorsi erano purtroppo fondate e oggi trovano ulteriore conferma. Quanto accaduto è inaccettabile. Da sindaco di una città che ha sempre amato il calcio non posso che esprimere rammarico e disappunto”.

Borgosano si defila

In una lettera aperta rivolta alla città, il manager messinese d’origine Francesco Borgosano, Ceo della “Huddle”, società statunitense, annuncia il suo disimpegno, a seguito degli ulteriori sviluppi societari in AAD messi in risalto dalla nota del sindaco Basile: “Nel corso degli ultimi mesi mi sono fatto promotore delle trattative per l’acquisizione dell’ACR Messina da AAD Invest Group, con l’intento di garantire nuove risorse finanziare e uno sviluppo sportivo solido per la squadra. Come messinese, prima ancora che come imprenditore, ho cercato in ogni modo di superare le numerose sfide emerse durante il processo negoziale, desideroso di contribuire a un futuro ambizioso per la società e per la città. Tuttavia, le difficoltà riscontrate nella collaborazione con l’attuale proprietà hanno comportato un rallentamento del processo di due diligence, che, pur essendo stato condotto solo parzialmente, ha evidenziato una situazione debitoria e legale non in linea con i nostri standard. Alla luce di queste criticità, e in mancanza delle condizioni necessarie per procedere, mi vedo costretto a comunicare, con rammarico, l’impossibilità di portare a termine l’acquisizione dell’ACR Messina. Ci ho creduto e provato fino alla fine, con tutte le mie forze, ma mi sono dovuto arrendere davanti ad una situazione complessa”.

Il baratro è vicino

Giorno dopo giorno aumenta considerevolmente il pessimismo, anche perché adesso appare come una chimera che possano esserci i tempi per ottemperare alla scadenza di mercoledì 16 aprile relativa a stipendi e contributi, con lo spettro di un’ulteriore penalizzazione dopo il precedente -4 che sarebbe la pietra tombale. Al di là dei silenzi e dalle promesse disattese di AAD Invest Group, i cui vertici sono evaporati da Messina dopo la presentazione ufficiale, chi vuole realmente acquisire un club vicino alla retrocessione in Serie D e con simili incombenze? Per la giornata di sabato, al termine dell’allenamento, è annunciata una conferenza stampa del tecnico Simone Banchieri, che ieri insieme al direttore sportivo Domenico Roma ed ai calciatori Davide Petrucci, Marco Crimi e Carmine De Sena, erano stati ricevuto dal sindaco a Palazzo Zanca per un confronto sul tema. I loro volti scuri, all’uscita dalla stanza, valevano più di mille parole, al di là delle rassicurazioni fornite in piazza circa un impegno massimale nelle restanti sfide contro Foggia e Juventus Next Gen. I giallorossi, che riposeranno nel week-end (c’era in calendario il match con la Turris, esclusa dal campionato), a due giornate dal termine della regular season si trovano a -7 dalla Casertana, dovendo rimanere entro gli otto punti di distacco per guadagnarsi almeno i playout ed evitare la retrocessione diretta. Gli sforzi profusi sul campo dal gruppo per cercare di preservare il patrimonio della Serie C, dopo gli innesti del mercato invernale, rischiano però di essere completamente vanificati.