Paris – Roubaix, il percorso e i favoriti dell’Inferno del Nord
Ciclismo12 Aprile 2025 - 17:58
122esima edizione dell’Inferno del Nord. Sarà nuovamente battaglia tra Pogacar e Vdp o tra i due potrà inserirsi il nostro Filippo Ganna?

L’olandese trionfa a Roubaix, nel 2024, dopo una fuga di quasi 60 km di fuga
Edizione 122 della Paris – Roubaix , comunemente conosciuta come l’Inferno del Nord, rispetto alle edizioni precedenti non cambia molto dal punto di vista del percorso ma nel suo percorso è stata inserita una modifica sostanziale che riguarda l’ingresso nel più famoso tratto sulle pietre, la leggendaria Foresta di Aremberg. 259,2 km complessivi, 55 km sul pavé suddivisi in 30 settori; partenza da Compiègne e arrivo all’interno del Vélodrome André-Pétrieux.
LA PARTEMNZA E I PRIMI TRATTI INPAVE’. Partenza, come di consueto, a nord-est di Parigi e primi 95 km di gara sostanzialmente tranquilli, pianeggianti, con il gruppo che lascerà spazio alla fuga di giornata; il primo tratto sulle pietre è quello di Troisvilles e Inchy (3 stelle di difficoltà). A seguire il plotone affronterà in rapida sequenza i tratti di Viesly a Quiévy (1800 metri, 3 stelle), Quiévy-Saint-Python (3,7 chilometri, 4 stelle) Saint-Python (1500 metri, 2 stelle), Vertain a Saint-Martin-sur-Écaillon (2,3 km, 3 stelle), Verchaing-Maugré a Quérénaing (1600 metri, 3 stelle), Quérénaing ad Artres (1300 metri, 2 stelle), la novità assoluta della corsa Artres a Famars (1200 metri, 3 stelle), Quérénaing – Maing (2500 metri, 3 stelle) e Maing – Monchaux-sur-Écaillon (1600 metri, 3 stelle).
LA FORESTA DI AREMBERG. Siamo esattamente a metà corsa con le squadre dei big che alzeranno notevolmente la velocità per portare i capitani nelle prime posizioni per affrontare il tratto più iconico della corsa il Trouée d’Arenberg (2300 metri, 5 stelle); il tratto, a differenza del passato, è anticipato da una serie di curve per cercare di diminuire la velocità e prevenire le cadute che spesso caratterizzano questo tratto di gara che frazionerà il gruppo.
ULTIMI 90 KM. Arrivati nel vivo della corsa i migliori dovranno affrontare i settori di Wallers a Hélesmes (1600 metri, 3 stelle), quello di Hornaing-Wandignies (3700 metri, 4 stelle), quello di Warlaing – Brillon (2400 metri, 3 stelle), il Tilloy – Sars-et-Rosières (2400 metri, 4 stelle); decisamente tre tratti difficili che spaccheranno in due la corsa. A seguire i tratti di Beuvry-la-Forêt-Orchies (1400 metri, 3 stelle) e Orchies (1700 metri, 3 stelle) fino ad arrivare a quello di Auchy-lez-Orchies a Bersée (2,7 km, 4 stelle) e quello del difficilissimo Mons-en-Pévèle contrassegnato da 5 stelle che spesso ha deciso la gara.
VERSO ROUBAIX. La strada che porta verso il velodromo è sempre di meno ma le difficoltà sono sempre dietro l’angolo con gli ultimi settori da affrontare. La testa della corsa si troverà difronte il Mérignies-Avelin(700 metri, 2 stelle), il Pont-Thibaut-Ennevelin (1400 metri, 3 stelle) il facile Templeuve, il Cysoing a Bourghelles (1300 metri, 3 stelle), seguito a breve distanza dal tratto Bourghelles-Wannehain (1100 metri, 3 stelle), il Camphin-en-Pèvéle (1800 metri, 4 stelle) e il Carrefour de l’Arbre (2100 metri di pietre a cinque). Ai meno venti dall’arrivo mancano solo quattro settori il Gruson (1100 metri, 2 stelle), il Willems-Hem (1400 metri, 2 stelle) e infine il che anticipa l’entrata nel velodromo da dove uscirà il vincitore dell’edizione 2025 della Roubaix.
I FAVORITI. Due nomi su tutti; il campione uscente Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e il campione del mondo, recente vincitore del Giro delle Fiandre, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG). Tra gli outsider va schierato il nostro Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) che per rapporto peso/potenza potrerbbe dare più di un pensiero a Mathieu e Tadej; da non sottovalutare Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike) sempre pronto a sprigionare il suo immenso talento e il solito Mads Pedersen (Lidl – Trek).

I tratti in pavé dell’Inferno del Nord 2025