Pallanuoto

Strascichi polemici dopo il derby play-out, ecco la versione del capitano della Nuoto Catania

Dopo il derby siciliano nella semifinale play out di Serie A1 di pallanuoto tra Nuoto Catania e TeLiMar Palermo, è polemica a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente della società palermitana, cui ha risposto pubblicamente il capitano della Nuoto Catania, Giorgio Torrisi.

Il riferimento è ad un’accusa formulata dal presidente del TeLiMar, Marcello Giliberti, nel post-partita do gara2, che ha regalato alla squadra di Palermo la salvezza: “Nella zona in cui stavamo recuperando i nostri zaini per andare a fare la doccia, siamo stati braccati e aggrediti dai giocatori ed anche da un membro dello staff della Nuoto Catania”, queste le parole di Giliberti, seguite dalla replica della controparte etnea.

La versione di Torrisi

Il capitano della Nuoto Catania, Giorgio Torrisi, ha infatti smentito categoricamente questa versione, definendola “una rappresentazione falsa di quello che è realmente successo”. Secondo il suo racconto, il tafferuglio sarebbe nato “dal fatto che un giocatore del TeLiMar ha ripetutamente sputato in faccia ad un nostro giocatore”, stando alla versione di Torrisi, che aggiunge come “il presidente del TeLiMar si é scusato con il sottoscritto per il comportamento scorretto del suo atleta”.

I nostri giocatori non hanno aggredito né braccato nessuno”, continua poi il giocatore catanese, riconoscendo tra l’altro il comportamento corretto “della stragrande maggioranza dei giocatori rosanero”, negando però al contempo che “un membro dello staff della Nuoto Catania abbia preso parte ad alcuna rissa”. Per il capitano della Nuoto Catania, perciò, si sarebbe trattato “di un tafferuglio scoppiato per una provocazione volgare e vigliacca ”.

Infine, riguardo al match di gara2 che ha visto la Nuoto Catania sconfitta, costringendo i rossazzurri a giocarsi la salvezza nella finale play out, Giorgio Torrisi afferma che “probabilmente una conduzione di gara più attenta e meno sensibile all’andamento della regular season avrebbe visto un risultato finale diverso”. “Ma voglio ora  chiudere la parentesi della semifinale e mettere testa e cuore ai prossimi incontri – conclude Torrisi – perché noi tutti, la società, l’allenatore, i miei compagni, vogliamo mantenere la massima serie e difendere i colori della nostra città fino alla fine.

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Redazione