“Cara pallanuoto ti saluto”, così Christian Napolitano annuncia il suo ritiro

di Redazione

“Cara Pallanuoto, è difficile trovare le parole giuste per salutarti”. Così Christian Napolitano, capitano e simbolo dell’Ortigia Siracusa, ha annunciato il suo ritiro dalla pallanuoto giocata. Un addio sentito, che chiude un capitolo lungo oltre vent’anni, fatto di sacrifici, ma anche soddifazioni.

La sua ultima partita nella piscina “Paolo Caldarella” di Siracusa,, proprio nella sua città natale e di fronte al pubblico che lo ha tanto amato, sarà il prossimo 16 maggio, in occasione di gara2 contro la Roma Vis Nova nella finale per il settimo posto: in quell’occasione si assisterà al giusto tributo per un atleta che ha incarnato alla perfezione lo spirito del club biancoverde.

Nel toccante post di commiato, Napolitano ha descritto la pallanuoto come molto più di uno sport: “Sei stata casa, scuola di vita, rifugio e tempesta”. Parole che raccontano un legame profondo e autentico, nato nella sua Siracusa e cresciuto tra successi e difficoltà. “Mi hai fatto crescere tra fatica, sudore, gioie immense e delusioni amare. Ogni cloro respirato, ogni vasca percorsa, ogni partita giocata resteranno impressi dentro di me per sempre”.

Dal canto suo, la società aretusea ha fatto sentire il suo affetto verso il condottiero di tante battaglie: “Grazie di tutto Capitano. Sei stato e sei un esempio, orgogliosi di essere stati rappresentati da te, che hai incarnato tutti quei valori nei quali crediamo”. Un ringraziamento che esprime l’impatto umano e sportivo di Napolitano sul gruppo e sulla città.

Classe 1982, siracusano doc, Napolitano ha mosso i primi passi nell’Ortigia prima di una breve parentesi a Cremona, seguita da un’esperienza significativa con il Nuoto Catania. Il suo ritorno alla base nel 2009 segna l’inizio di un ciclo importante, interrotto solo dalla chiamata dell’AN Brescia, con cui conquista una Coppa LEN e sfiora più volte il titolo italiano. Rientrato definitivamente a Siracusa nel 2017, ne diventa capitano nel 2021, ruolo che ha ricoperto con la naturalezza di chi guida più con l’esempio che con le parole.

Non va dimenticato il suo percorso con la nazionale italiana. Napolitano ha inndossato la calotta azzurra del Settebello 46 volte, raggiungendo il quarto posto ai Mondiali di Barcellona del 2013. Un’esperienza che completa un palmarès solido, costruito con tanto sudore e fatica.

Ora si apre un nuovo capitolo, forse fuori dalla vasca ma certamente ancora dentro il mondo dello sport che ama. “Lo faccio con gratitudine, con un pizzico di nostalgia, ma anche con la consapevolezza di aver dato tutto”, scrive infine Napolitano. E chi l’ha visto giocare non può che confermarlo: sì, Christian, hai dato tutto.