Il Bologna scrive la storia: vince la Coppa Italia Frecciarossa battendo il Milan in finale. Il tecnico Vincenzo Italiano, nativo di Ribera in provincia di Agrigento, sfata il tabù delle finali, dopo quelle perse alla guida della Fiorentina, sia in Coppa Italia che in Conference League. A decidere la disputa la rete dello svizzero Ndoye. Successivamente a questo episodio, una prova di cuore e di carattere permette alla formazione felsinea di rialzare quel trofeo che mancava da 51 anni( Bologna-Palermo 1-1 dcr 4-3), mandando in estasi la cittadina emiliana che corona al meglio una stagione strepitosa, con l’accesso di diritto alla prossima Europa League, data la vittoria della Coppa Italia, e una lotta, per queste due ultime partite, per un possibile posto per la prossima Champions League.
Da alcuni anni, Vincenzo Italiano é presente nelle panchine della Serie A. Nonostante le sue origini riberesi, nasce in Germania, precisamente a Karlsruhe, città vicina a Stoccarda, il 10 dicembre del 1977. Il suo periodo tedesco dura però solo 6 mesi, quando fa ritorno in Sicilia, nella cittadina agrigentina. Gioca nelle giovanili del Ribera fino al 1993; successivamente vestirà le maglie di Partinicaudace, Trapani, verona, Genoa, Chievo, Padova, Perugia e Lumezzane, dove chiude la sua carriera da calciatore.
Finita la carriera da calciatore, inizia quella da allenatore. Inizia da vice a Venezia, poi allena gli allievi della Luparense San Paolo. Nella stagione 17/18 vince il campionato di Serie D con l’Arzignano Valchiampo. L’anno dopo vince i play off di Serie C alla guida del Trapani. Dal 2019 al 2021 porta lo Spezia in Serie A e l’anno dopo contribuisce ad una salvezza tranquilla. La Fiorentina nota le sue qualità e lo ingaggia per un pronto ritorno in Europa. Lo stesso anno, la viola conquista la qualificazione in Conference League. Nel biennio, Italiano porta la squadra per 3 volte in finale: una di Coppa Italia contro l’Inter( persa per 1-2), e due volte in Conference League contro West Ham( persa per 1-2) e Olympiacos( persa per 1-0).
Finito il triennio con la Fiorentina, Vincenzo Italiano riparte dal Bologna, il cui obiettivo era quello di ritornare in Europa. Dopo le cessioni di alcuni perni della passata stagione, come Calafiori e Zirkzee e soprattutto con l’addio di chi aveva portato in Champions League la formazione felsinea, ovvero Thiago Motta, trapelava molto scetticismo. Ma Italiano, nonostante l’inizio un po’ turbolento, é riuscito a dare fiducia al gruppo datogli dalla società e ha valorizzato diversi giocatori che, l’anno prima, non trovavano spazio nelle gerarchie di Motta, come ad esempio Santiago Castro. Dopo un discreto cammino nella nuova Champions League, con l’unica vittoria, in casa contro il Borussia Dortmundt, lo splendido cammino in Coppa Italia, con le vittorie contro Monza, Atalanta ed Empoli e infine lo scontro finale con il Milan di questa sera che riporta la coppa in Emilia Romagna, nella città del mitico Lucio Dalla e di tutti quegli artisti che hanno reso celebre Bologna. Adesso, in quella casella, ci sarà anche Vincenzo Italiano.
Milan: Maignan, Tomori(62’Walker), Gabbia, Pavlovic, Jimenez(62’Felix), Fofana(88’Abraham), Reijnders, Hernandez, Pulisic(88′ Chukwueze), Leao, Jovic(62′ Gimenez);
All: Conceicao
Bologna: Skorupski, Holm(76′ Calabria), Lucumi, Beukema, Miranda, Freuler, Ferguson, Orsolini(69’Casale), Fabbian(69′ Pobega), Ndoye(80′ Odgaard), Castro(80′ Dallinga)
Arbitro: Mariani di Aprilia