Al via lo spettacolo e l’adrenalina della 48ª cronoscalata Catania–Etna
Automobilismo15 Giugno 2025 - 09:53
La 48ª edizione della Catania–Etna si è aperta ieri (14 giugno) con la giornata delle ricognizioni che ha confermato il carattere tecnico e impegnativo del percorso. bordo della vettura apripista è tornato in azione Enrico Grimaldi di Nixima, il “Principe” quattro volte vincitore della manifestazione, in un passaggio simbolico carico di significato. La gara, valida come quarto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Montagna Sud e come prova del Campionato Siciliano per auto moderne e storiche, è organizzata dall’Automobile Club Catania in sinergia con Promotor Spor, prendere il via stamattina alle 9:30.
Il percorso, lungo circa 7,5 km, sul versante sud dell’Etna, presenta una varietà tecnica tra le più complete del campionato. I piloti affrontano un primo tratto molto veloce, rallentato da una chicane, uno scollinamento impegnativo, poi la parte alta diventa più guidata, con tratti misti e tornanti ampi e scorrevoli, dove conta molto il bilanciamento generale della vettura. Tra i protagonisti c’è unanimità nelle valutazioni: il tracciato va interpretato con attenzione, perché offre aderenza elevata all’anteriore e scivolamento nel posteriore, specie per le vetture più potenti nel tratto finale. Le ricognizioni sono servite soprattutto alla raccolta dati, alla ricerca del giusto compromesso tra inserimento preciso e gestione delle reazioni del retrotreno.
I migliori riferimenti cronometrici della giornata di ricognizioni sono arrivate dalla seconda prova, con il comisano Samuele Cassibba (nella foto di copertina) che, con la Nova Proto V8/3000, ha fermato il cronometro su 3’09”46, ma anche lui ha parlato di un ultimo tratto molto scivoloso, come il marsalese Francesco Conticelli che nella prima ricognizione ha rallentato per la “toccata” di una rotoballa, che ha compromesso la guidabilità della sua Nova Proto. Luigi Fazzino con l’Osella Turbo lamenta il debito di cavalli rispetto alle 3000 nella parte centrale, ma è certo che in gara darà battaglia. Fra gli emergenti della classe 1600 si annuncia una bella sfida fra Antonino Salamone con la Bulla e Agostino Bonforte con la Nova Proto, impegnati anche loro in meticolose regolazioni come l’esperto catanzarese Francesco Ferragina su Elia Avrio. Soddisfatti delle loro prove anche il presidente della Giarre Corse Orazio Maccarrone alla guida della Gloria Cp7, e Giacomo Ferrazzano con l’Osella 3000 in versione CN.
Altro confronto adrenalinico si delinea nella categoria E1 Italia, dove Valerio Magliano ha fatto ricognizioni più veloci di Rosario Alessi, rallentato a sua volta da una bandiera rossa nella prima salita. Sempre interessante si preannuncia anche la sfida in gruppo Racing Plus, nel quale Salvatore Guzzetta, dopo aver rotto il radiatore dell’olio della sua Renault Clio 2000 nella prova 1 è sembrato molto competitivo, dando la sensazione di poter mantenere la supremazia rispetto alle tante Peugeot da 1600 c.c, con il reggino Roberto Megale fra i più accreditati. Ha fatto prove veloci, migliorando di ben 8 secondi fra la prima e la seconda salita, Giovanni Cassibba il veterano della corsa: la sua Osella Classic è tornata a ruggire, là dove il comisano ha vinto per 3 volte nel 1997, 1998 e nel 2005.
Anche per i piloti delle storiche, la raccolta dati è stata importantissima: Gaetano Palumbo ha portato la sua Sport Nazionale Symbol di 4° Raggruppamento in vetta con due prestazioni identiche, sottolineando anche lui difficoltà nella regolazione dell’assetto. Ricognizioni rapide anche per Olindo Cassibba con la Fiat Ritmo 105 e Giuseppe De Gregorio con la Renault 5 GT, sempre del 4° Raggruppamento, tutti alla ricerca del migliore set-up, come Dario Messana Sagone, da poco sulla Fiat X 1/9 di 3° Raggruppamento. Fase di studio anche per Marco Portale con la Bissoli/Ermolli di 5° Raggruppamento, piccola formula dal grande fascino, e per il più veloce del 2° Raggruppamento, Nicola Scaccianoce con la Ford Escort.