Giro Next Gen 2025, Jarno Wildar attacca in salita conquistando tappa e maglia rosa

di Redazione

La terza tappa del Giro Next Gen 2025 ha confermato Jarno Widar come uno dei grandi protagonisti della corsa: il giovane belga del Lotto Dstny Development Team ha infatti vinto la prima tappa di montagna, con arrivo al Passo del Maniva, conquistando anche la maglia rosa di leader della classifica generale. Widar ha costruito il successo con intelligenza e freddezza, imponendo un ritmo alto sin dalle prime salite, come lui stesso ha raccontato in conferenza stampa: “Ho chiesto alla squadra di tenere un buon passo già dalla prima salita e hanno fatto un grande lavoro”, ha spiegato.

Jarno Wildar in maglia rosa

Alle sue spalle, uno straordinario Lorenzo Mark Finn ha lottato fino all’ultimo, arrivando secondo a soli 7 secondi. Nonostante una caduta nella prima parte della tappa, è riuscito a rientrare in gara e a dare battaglia fino alla fine. “È stata una giornata dura, sono caduto sulla prima salita e ho sbattuto l’anca”, ha raccontato Finn. “Per fortuna sono riuscito a recuperare e, grazie all’aiuto di Tuckwell che ha tirato fino a tre chilometri dal traguardo, ho potuto attaccare. Jarno è stato più forte nello sprint, ma siamo ancora in corsa per la classifica generale”.

Il podio di giornata si è completato con Adrià Pericas della UAE Team Emirates Gen-Z, staccato di 24 secondi. In classifica generale, dietro a Widar e Finn, resiste in terza posizione l’australiano Luke Tuckwell, a 27 secondi. Le maglie al termine della tappa vedono Widar in maglia rosa, oltre che in testa anche alla classifica del Gran Premio della Montagna. La maglia rossa della classifica a punti è sulle spalle di Jonathan Vervenne (Soudal Quick-Step), mentre Finn guida sia la classifica dei giovani, con la maglia bianca, sia quella degli italiani, con la maglia tricolore.

La quarta tappa del Giro Next Gen 2025

La giornata di oggi, con la quarta frazione, propone una tappa mista: si parte con un lungo tratto pianeggiante fino a Fidenza, dove la strada comincia a salire con una serie di brevi e medi strappi. Le difficoltà altimetriche non mancano, ma il finale piatto e rettilineo lascia prevedere un arrivo in volata ristretta, con l’ultima curva ampia posizionata a 300 metri dal traguardo. Sarà una nuova occasione per i velocisti superstiti o per qualche finisseur coraggioso.

(foto credits: LaPresse)