La prima giornata al Settecolli di Roma ha regalato una medaglia ai siciliani. A conquistarla il messinese ex Ulysse Davide Marchello, impegnato nella nazionale del direttore tecnico Butini, il classe 2001 ha vinto il bronzo nei 400 stile libero in 3’48″11, dietro a Marco De Tullio e Florian Wellbrock. Al mattino si era qualificato vincendo la propria batteria in 3’51″15. Queste le sue parole, rilasciate alla Federnuoto, dopo la prestazione: “La gara è andata molto bene, è stata dura; nuotare a Roma è sempre molto bello. In acqua mi sono sentito bene soprattutto gli ultimi 50 metri dove sono riuscito ad accelerare”.
Tra i siciliani l’unica tesserata con una squadra dell’isola impegnata in gara era Emma Arcudi (Unime) nei 50 farfalla. Per lei al mattino 27″79, come tempo di iscrizione rapportato aveva 26″87 ma in realtà quest’anno in lunga aveva nuotato 27″57, comunque una buona prova per lei e tanta esperienza accumulata.
La giornata si era aperta con i 100 dorso di Riccardo Locicero (Tevere Remo) in 58″22, poi è toccato a Claudia Santonocito (Aqua Alpha) nuotare la batteria dei 100 rana in 1’11″16, vicina al personale, Claudio Faraci (Aniene) è risultato assente nei 100 farfalla e infine nei 50 stile libero Gianluca Messina (Esercito/InSportRaneRosse) e Andrea Candela (Carabinieri/Tevere Remo) hanno nuotato rispettivamente 23″18 e 22″77 restando entrambi però fuori anche dalla finale B del pomeriggio. Tutti tempi validi sotto il pass per le proprie categorie al campionato italiano di inizio agosto.
400 stile libero. Esce dall’acqua commosso Marco De Tullio, perché solo lui sa quello che ha passato nelle ultime due stagioni maledette a causa degli infortuni. Il Settecolli IP segna la rinascita di uno strepitoso Marco De Tullio che domina i 400 stile libero, regalandosi un crono che aspettava da tanto tempo. Il 25enne barese – tesserato per CC Aniene, allenato da settembre da Gianluca Belfiore – nuota un super 3’44″89 (1’51″02), impressionando per il ritmo regolare ma sempre intorno ai 28″5 a dimostrazione di una grande e ritrovata condizione fisica.
100 rana. Nel 2024 il 60esimo Settecolli proiettò Ludovico Blu Art Viberti in una nuova direzione, quando si prese il pass olimpico. Passano dodici mesi e lui conferma di essere un altro fiore all’occhiello della rana azzurra. Il re dei 100 è Ludovico Blu Art Viberti che si prende la corona di una delle gare più attese e in una finale che esalta il pubblico dello Stadio del Nuoto. Il 23enne piemontese – tesserato per CN Torino, preparato da Antonio Satta – si impone con un eccellente in 59″06, che poteva essere anche migliore se non avesse azzardato il passaggio 27″31 pagato con un rientro a frequenze meno armoniose e più strappate in 31″75. Il podio è d’autore, da campionato europeo, perché a completarlo ci sono il russo Ivan Kozhakin 59″14 e il campione olimpico Nicolò Martinenghi. Il primatista italiano (58″26) – tesserato per CC Aniene, preparato da gennaio da Matteo Giunta dopo esser diventato fuoriclasse con Marco Pedoja – in 59″37 ma alla fine è soddisfatto, perché la condizione è in netta crescita dopo aver concluso la preparazione in altura a Livigno pochi giorni fa. Ludovico e Nicolò sono grandi amici e sorridono per una serata che sancisce ancora una volta la tradizione della rana azzurra.
1500 stile libero. Il pubblico di Simona Quadarella compie ogni anno il countdown, in attesa della padrona di casa che mai lo delude. Simona Quadarella, inevitabilmente indietro di condizione ma mai doma, vince i 1500 stile libero in chiusura di programma. La campionessa mondiale e trieuropea – tesserata per CC Aniene e allenata da inizio autunno da Gianluca Belfiore – accelera negli ultimi trecento metri, allunga sulla tedesca Isabel Gose seconda in 15’57″83, e rimette la corona di regina “de Roma” in 15’54″23, tempo che potrebbe valerle il secondo pass iridato dopo quello conquistato negli 800 agli Assoluti di Riccione due mesi fa; sul gradino più basso del podio sale a sorpresa la fondista pura Barbara Pozzobon (Fiamme Oro/Hydros) in 16’34″22.
100 dorso. Lo spettacolo non si è fatto attendere perché in apertura di programma pomeridiano ci sono i 100 dorso che vengono illuminati da quattro alfieri, rinchiusi in meno di cinque decimi, destinati a darsi battaglia nel prossimo quadriennio. Lo scettro, un po’ a sorpresa ma anche no, se lo prendo il russo Miron Lifintsev, in genere più a suo agio in vasca corta, in 53″23. Distante otto centesimi il campione olimpico Thomas Ceccon non ancora al top della condizione fisica, dopo il lungo collegiale in Australia dal quale è rientrato solamente a maggio inoltrato. Il 24enne di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport – nuota in 53″31, con passaggi controllati per lui in 25″76 e 27″55, lontano dal suo record del mondo di 51”60 siglato a Budapest 2022 per il titolo iridato. Terzo è il greco e argento olimpico nei 200 Apostolos Christou, che agli europei di Roma 2022 fu oro nei 50 e secondo nei 100 dietro a Ceccon, in 53″47. Sotto ai 54″ anche un bravissimo Christian Bacico uno dei gioielli della cantera azzurra. Il 20enne lariano – tesserato per Esercito e Como Nuoto Recoaro, seguito da Verika Scorza e bronzo ai mondiali juniores nel 2023 – tocca in 53″71, pagando un primo cinquanta leggermente contratto in 26″12, che vale la terza prestazione personale di sempre.
100 farfalla. Velocissimo al mattino, quando ha portato il record della manifestazione a 50″40, quarantanove centesimi più veloce del 50″89 siglato dal magiaro Kristof Milak nel 2021, veloce al pomeriggio. Noè Ponti è in versione extra lusso, lascia le briciole alla concorrenza ed è padrone dei 100 farfalla. Il 24enne svizzero di Locarno – argento europeo a Roma 2022 e bronzo olimpico a Tokyo 2020 – vola in 50″49, incanta con un passaggio monstre in 23″40 (inarrivabile per tutti) e un secondo cinquanta comunque superbo in 27″02.
Il primo degli umani è un Federico Burdisso finalmente tirato a lucido. Il 24enne pavese – tesserato per Esercito, nella doppia distanza bronzo europeo a Glasgow 2018 – nuota in 51″55 e, come al mattino, ma con una tattica inversa rispetto alle abitudini: primo cinquanta trattenuto in 24″16 e rientro sparagnino in 27″39; esce dall’acqua decisamente raggiante il delfinista lombardo dopo i tanti cambiamenti nella sua vita e la decisione a settembre di tornare a Gubbio dal suo storico allenatore Simone Palombi, colui che lo portò ai bronzi olimpici a Tokyo 2020 nella doppia distanza e con la 4×100 mista.
50 dorso. Garista nata e talento cristallino quello di Federica Toma che, dopo una mattinata giocata a nascondino, si prende il titolo nei 50 dorso, battendo la britannica Lauren Cox, dominante in batteria, solo seconda in 28″05. La 23enne salentina – tesserata per Carabinieri e In Sport Rane Rosse, seguita da Mauro Borgia – nuota in 27″97, a tredici centesimi dal personale, unica a scendere sotto ai 28″ in serata.
50 farfalla. Una batteria volutamente in sordina e una finale a tutto gas. Il titolo dei 50 farfalla è della tedesca Angelina Koelher. La 24enen di Dembach – oro iridato a Doha 2024 nella doppia distanza – è la più veloce in 25″55, precedendo l’ellenica Anna Ntountounaki in 25″97 e una sempre bravissima Silvia Di Pietro, trentadue anni e ancora in acqua a vender cara la pelle alla giovane concorrenza. La velocista romana – tesserata per Carabinieri e CC Aniene, preparata da Mirko Nozzolillo – nuota in 25″98 ad appena due decimi dal suo record italiano di 25″78 registrato per il quinto posto ai campionati continentali di Berlino 2014.
200 stile libero. Senza storia la finale dei 200 stile libero vinta dalla britannica e campionessa del mondo nei 400 misti Freya Colbert in 1’57″32 e unica a rompere il muro dell’1’58; alle sue spalle la compagna di squadra Abbie Wood in 1’58″21. Ottimo terzo posto, invece, per la giovanissima gigliata Bianca Nannucci che scende per la prima volta in carriera sotto all’1’59. La 17enne toscana – tesserata per RN Florentia e preparata da Paolo Palchetti – tocca in 1’58″35, cancellando l’1’59″32 registrato agli Assoluti di Riccione lo scorso aprile.
50 stile libero. Il Settecolli conferma nel gotha della velocità Leonardo Deplano, già certo del pass iridato, buon terzo nei 50 stile libero, vinti dal russo Igor Kornev in 21″58. Il 26enne di Firenze – tesserato per Carabinieri e CC Aniene, allievo di Sandra Michelini – chiude con un discreto 21″89, preceduto di un solo centesimo dal serbo Andrej Barna.
Immagine in evidenza di Andrea Staccioli / DBM