Le voci del Tour25, la quarta tappa attraverso le parole dei protagonisti
Ciclismo08 Luglio 2025 - 23:50
Una tappa, la quarta, che lascerà il segno in questo Tour e non solo. Fiumi di inchiostro stanno narrando la centesima vittoria di Pogacar che assume un valore maggiore sia perché in maglia iridata, sia perché si è messo alle spalle gente del calibro di Van der Poel e Vingegaard con l’olandese favoritissimo dai pronostici.
POGACAR: “È UNA CORSA BELLISSIMA E MI DIVERTO”
“Non avrei potuto sognare un finale migliore di quello di oggi – spiega il fuoriclasse sloveno – Battere uno dei migliori al mondo nel ciclismo su strada, soprattutto in questo tipo di traguardi, e raggiungere le 100 vittorie al Tour de France con la maglia iridata, è incredibile. Il piano era di affrontare al meglio questa salita. Non sapevo esattamente quanto sarebbe stata lunga, quindi forse avrei potuto impegnarmi un po’ di più verso la cima, ma penso che Jonas Vingegaard sarebbe stato comunque con me, mi aspettavo che mi seguisse. In un certo senso, è stato perfetto, perché le gambe di tutti erano stanche e gli attacchi successivi non sono stati così forti come sarebbero potuti essere. Joao Almeida ha fatto un lavoro straordinario guidandomi fino alla fine. Sono super contento e orgoglioso della squadra. Con così tanti bravi corridori in un finale del genere, sei sempre un po’ al limite, non si sa mai cosa succederà. Ti dà adrenalina, è una gara bellissima e mi piace. Domani è la vera prova. Si tratta di avere le gambe. Non è Formula 1, è ciclismo, e servono le gambe per spingere”.
VAN DER POEL: “SENTIVO LE GAMBE BRUCIARE”
“Mi sarebbe piaciuto vincere con la Maglia Gialla – confessa il campione olandese – ma Tadej era troppo forte. Sull’ultima salita, ha attaccato e mi ha messo in rosso. Sentivo le gambe bruciare. Siamo riusciti a recuperare, ma ero un po’ esausto in vista del finale. Ho provato a sprintare, ma ero al limite e Tadej era semplicemente più forte di tutti. Sono un po’ deluso di non aver vinto, ma sono molto contento di essere lì insieme a così tanti scalatori. Cercherò di vincere di nuovo a Mûr-de-Bretagne venerdì, ma visto come sta correndo Tadej sarà molto dura. Sono contento di aver mantenuto la Maglia Gialla. Sono realista, so che probabilmente la perderò nella cronometro di domani, ma sarà un piacere correre una cronometro in giallo come ho fatto nel 2021.”
VAUQUELIN, MAGLIA BIANCA: “È SOLO UN SOGNO”
“È stato pazzesco, abbiamo dovuto lottare con diverse squadre, il ritmo è aumentato rapidamente e siamo arrivati presto a Rouen.Purtroppo non ero nella posizione migliore ai piedi della salita finale e decisiva. Quindi non potevo essere nel gruppo dietro Tadej e Vingegaard. È un peccato. Ma ho lottato con quello che avevo. Non ho visto tutto, dovrò riguardare il filmato, ma penso decisamente che abbiamo fatto un’ottima salita. Ne parlavo prima con Mathieu Van der Poel non è lontano dai suoi massimi risultati!
C’è sicuramente un livello molto alto, sarà una grande battaglia per il resto del Tour. Questa è la corsa più importante del mondo, tutti sono al loro meglio, quindi non sono sorpreso. Non pensavo di riuscire a tenere la maglia bianca. Sono davvero felice di avere una maglia distintiva per la cronometro di domani, a casa. Penso che sia pura gioia, sono salito sul podio con la maglia bianca e non è solo un sogno.”
JONATHAN MILAN, MAGLIA VERDE: “ABBIAMO RAGGIUNTO QUELLO CHE CERCAVAMO”
“Il nostro obiettivo oggi era segnare più punti possibili nella volata intermedia per mantenere la maglia verde, sapevamo che il finale sarebbe stato un po’ troppo impegnativo per me. L’avvicinamento alla cronometro è stato un po’ stressante, con una salita e alcune strade strette subito prima. Abbiamo dovuto lottare per la nostra posizione per rimanere in testa, siamo riusciti a vincere la volata e a raggiungere quello che cercavamo. Dopo, sono rimasto calmo e ho risparmiato un po’ di energie per le volate successive, proprio come farò alla cronometro di domani! Sono molto contento, perché sento di essere in ottima forma. Le volate al Tour de France sono un po’ più caotiche rispetto ad altre corse. Tutti vogliono fare qualcosa e a volte è difficile gestire le situazioni quando si presentano. È positivo per me avere una squadra che mi supporta a pieno nelle volate, tenendomi lontano dai guai.”