La sesta tappa non ha cercato di esser da meno rispetto alle precedenti: cambio del titolare di maglia gialla e fuga vincente. E domenica si replica con altro arrivo insidioso e un più duro rispetto a quello di oggi. A brindare oggi è stato Ben Healy con una fuga vincente, un specialità che ha già provato, con successo, in tanti altri palcoscenici.
“Una vittoria di tappa al Tour è semplicemente incredibile, è per questo che ho lavorato tutto, non solo quest’anno, ma per tutto il tempo. Anche per tutte le persone che hanno lavorato così duramente per sostenermi, è davvero fantastico ripagarle così. Sono cresciuto guardando il Tour e desiderando un giorno di poter essere lì. Partecipare al Tour è già un traguardo e vincere una tappa è semplicemente incredibile. La mia prima partecipazione l’anno scorso è stata una vera rivelazione, mi ha fatto credere di potercela fare. Da allora ho lavorato molto, ho cercato di affinare il mio stile di corsa e oggi ha dato i suoi frutti. La tappa di oggi era perfetta per me, avevo fatto il giro di quel giorno fin dall’inizio. E riuscirci alla prima occasione è davvero incredibile. Ho semplicemente dato il massimo fin dall’inizio. Forse ho sprecato un po’ troppo tempo cercando di entrare nella fuga, ma è così che faccio. Una volta lì, abbiamo dovuto davvero Ho lavorato per guadagnare quel distacco e ho pedalato tutto il giorno. Sapevo di dover staccarmi dal gruppo. Ho scelto il momento giusto, credo di averci pensato bene e li ho colti un po’ di sorpresa. Poi ho capito cosa dovevo fare: abbassare la testa e dare il massimo fino al traguardo“.
Van der Poel va a dormire in giallo, un secondo di vantaggio sullo sloveno, un’inerzia che non illude l’olandese ma che però ne aumenta l’autostima e l’impegno nell’ onorare la maglia più importante del Tour.
“Il piano iniziale era di provare a entrare in fuga. È stata una tappa davvero dura, con una corsa velocissima fin dall’inizio. Ci è voluto un po’ prima che il nostro gruppo partisse e anche lì abbiamo dovuto lottare per recuperare. Sentivo di non essere nella mia giornata migliore e alla fine lottavo contro me stesso.
È davvero bello essere in giallo per andare a Mûr-de-Bretagne, un posto speciale per me. Per come sta correndo Tadej Pogačar, sarà molto difficile non solo per me, ma per tutto il gruppo seguirlo su questa salita. Farò del mio meglio per recuperare al meglio e poi vedremo domani, ma prima mi godrò la maglia gialla che probabilmente l’avrò solo per un giorno. Mi sarebbe piaciuto avere più di un secondo di vantaggio ma sono comunque contento di averla di nuovo per domani”.
Missione difficile per il velocista italiano. Arrivare a Parigi in maglia verde non sarà facile. Intanto però la indossa e la difende con i denti.
“Sto davvero cercando di lottare per conquistare la maglia verde, dando il massimo. La tappa di oggi è andata alla grande, ho vinto lo sprint intermedio con un buon margine sul secondo corridore e mi sono sentito molto bene dall’inizio alla fine. Sono molto contento della mia forma e abbastanza fiducioso per le prossime tappe. Il mio principale avversario nelle volate sarà Tim Merlier. Per quanto riguarda la classifica a punti, ce ne sono molti altri come Tadej Pogačar o Mathieu Van der Poel che hanno capacità diverse dalle mie e possono rimanere in cima alla classifica accumulando punti qua e là. In ogni caso, farò del mio meglio per portare a casa la maglia verde.”
“Oggi mi sentivo bene, ho recuperato bene dalla cronometro di ieri ed ero contento delle mie gambe. Sto migliorando di giorno in giorno. È positivo. Alla fine, bisognava stare molto attenti e la squadra mi ha posizionato molto bene, così non sono stato colto di sorpresa. Nel complesso, oggi abbiamo risparmiato energie, ed è stato perfetto che ci fosse una fuga in testa. L’arrivo di domani è piuttosto insolito, quindi vedremo, ma non credo sia così ripido, e anche Mathieu Van der Poel sarà in lizza. Ma ovviamente, se le mie gambe sono a posto, perché non provarci?”
“È stata una partenza molto dura. Ci è voluto molto tempo perché la fuga si formasse. A un certo punto, erano rimasti solo 20 o 30 corridori nel primo gruppo, giusto per darvi un’idea di quanto fosse impegnativo il ritmo. Alla fine, siamo stati contenti della fuga che si è aperta, dato che non c’erano corridori in classifica generale ed è stato Mathieu Van Der Poel a indossare la Maglia Gialla. Abbiamo avuto tutto sotto controllo fino alla fine: quel distacco di un secondo per cedere la Maglia Gialla non era calcolato! È una buona mossa cedere la Maglia Gialla. Il Tour de France è molto lungo e ci sono tante tappe difficili da affrontare. Tadej Pogacar si sentiva davvero bene oggi ma non era la giornata giusta per creare distacchi in classifica generale. Per quanto mi riguarda, sono felicissimo di riprendermi la Maglia a pois.”