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Cicilismo, amatore positivo all’Epo rischia multa da 50 mila euro

Una multa da 50 mila euro, è ciò che rischia il ciclista amatoriale italiano Samuele Merli, affiliato al team Programma Auto, sospeso in via provvisoria dopo essere risultato positivo al test antidoping per Eritropoietina, sostanza vietata dalla Wada. La Nado Italia ha infatti accusato Merli di due violazioni del codice antidoping: presenza (art. 2.1) e uso (art. 2.2) di una sostanza proibita. Non è stato specificato se il controllo sia stato effettuato in gara o fuori gara.

Merli aveva ottenuto risultati rilevanti nelle competizioni amatoriali, tra cui un secondo posto su 550 partecipanti nella gara mediofondo de L’Étape by Tour de France a Parma, tenutasi a maggio. Aveva inoltre raggiunto il podio in altre manifestazioni, come Voghera-Brallo e Medio Fondo Piemonte.

Se ritenuto colpevole, oltre alla squalifica dalle competizioni, Merli potrebbe dover versare 50.000 euro agli organizzatori dell’Étape Parma, come previsto dal regolamento dell’evento. Infatti, gli organizzatori si riservano il diritto di chiedere un risarcimento di tale importo per danni all’immagine dell’evento in caso di positività accertata nei sei mesi successivi alla gara.

L’Epo, facilmente rilevabile dai test standard, è una sostanza nota per aumentare la produzione di globuli rossi, migliorando così la capacità di trasporto dell’ossigeno ai muscoli e incrementando in modo significativo le prestazioni atletiche. Il caso di Merli rappresenta il quinto episodio di positività all’Epo tra ciclisti amatoriali italiani nelle ultime settimane, evidenziando una crescente attenzione sul doping anche nel mondo delle gare non professionistiche.

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Redazione