Goleada travolgente del Settebello, contro il Sudafrica finisce 28-4

di Redazione

Il Settebello chiude il girone preliminare dei Mondiali di pallanuoto di Singapore con una travolgente vittoria per 28-4 contro il Sudafrica, guadagnandosi l’accesso diretto ai quarti di finale, dove affronterà domenica 20 luglio la vincente tra Brasile e la terza classificata del gruppo D.

Dopo le nette affermazioni contro Romania e Serbia, gli azzurri dominano anche il terzo incontro, portando il bottino complessivo a 62 gol segnati e 25 subiti. Il match con il Sudafrica è l’occasione per far ruotare la rosa: fuori Francesco Di Fulvio, in panchina per riposo precauzionale, i gradi di capitano passano a Nicholas Presciutti, mentre Tommaso Baggi Necchi parte titolare tra i pali. Francesco “Ciccio” Cassia si mette in luce con un poker e viene premiato come player of the match.

La partita non ha praticamente storia: l’Italia parte forte con Gianazza, segna quattro gol in poco più di tre minuti e va al primo intervallo già avanti 6-1. A metà gara è 15-1, con azioni spettacolari firmate da Cannella, Ferrero e Del Basso. Dopo tre quarti il punteggio è 23-2, con reti distribuite tra quasi tutti i giocatori azzurri, inclusi Presciutti e Velotto. Nel finale, in porta torna Nicosia, che subisce un gol a freddo, ma l’Italia chiude comunque in scioltezza.

Italia-Sud Africa 28-4

Italia: Nicosia , Damonte 3, Cannella 3, Ferrero 4, Gianazza 2, Del Basso 3 (1 rig.), Condemi 3, Presciutti 1, Bruni 2, Di Somma 1, Velotto , Baggi Necchi , Cassia 4, Iocchi Gratta 2. All. Campagna

Sudafrica: Rajak , Ward , Bungane 1, Sneddon , Kuperus , Germishuys , Watt 1, R. Sneddon , Bowers , Geldenhus , Neser 2, Grimett , Smith , B. Sneddon . All. Mackenzie

Arbitri: Andrews (Can), Stavridis (Gre)

Note: parziali 6-1, 9-0, 8-1, 5-2. Superiorità numeriche: Italia 4/6 + un rigore e Sudafrica 2/8. In porta Baggi Necchi (I) e Rajak (S). B. Sneddon (S) subentra a Rajak a inizio di terzo tempo. Nicosia (I) subentra a Baggi Necchi a 2’10 del quarto tempo. In tribuna Di Fulvio

(foto credits: Andrea Masini / DBM)