Ciclismo, 3 titoli e 2 argenti per gli azzurri agli Europei juniores su pista
Ciclismo17 Luglio 2025 - 12:02
Tre titoli europei, due argenti: la seconda giornata dei Campionati Europei su pista Juniores e Under 23 in corso ad Anadia, in Portogallo, si è chiusa con cinque medaglie per l’Italia. Una prestazione di squadra concreta, che rafforza il peso specifico degli azzurri nel medagliere.
Il primo oro arriva con l’inseguimento a squadre maschile Under 23. Francesco Cornacchini, Alessio Magagnotti, Riccardo Colombo e Francesco Matteoli – con Ruben Ferrari in pista nelle qualificazioni – firmano una prova impeccabile. In finale superano la Gran Bretagna in 3’55”635, lasciandosi alle spalle il quartetto composto da Hinds, Gravelle, Hobbs, Thompson, che chiude in 3’56”843. Bronzo alla Germania, che ha la meglio sulla Svizzera. Per il quartetto azzurro si tratta di una conferma ai massimi livelli: lo stesso gruppo aveva conquistato l’oro anche un anno fa agli Europei di Cottbus e si era imposto lo scorso agosto al Mondiale di Luoyang.
Il secondo titolo europeo porta la firma di Davide Stella. Il friulano si impone nello scratch Under 23 al termine di una gara combattuta, gestita con intelligenza e risolta con una volata secca negli ultimi metri. Alle sue spalle il francese Lucas Menanteau e il norvegese Karsten Larsen Feldmann. Per Stella è il primo oro continentale individuale in questa categoria, dopo l’argento conquistato lo scorso anno a Cottbus, quando ancora correva tra gli juniores. Atleta solido e completo, è già plurimedagliato a livello europeo e mondiale tra scratch, madison, eliminazione e inseguimento a squadre.
Quindi ci pensano Stefano Minuta, Mattia Predomo e Daniele Napolitano, vincitori del Team Sprint maschile Under 23. Il trio azzurro domina la finale con il tempo di 43.344, battendo la Repubblica Ceca (argento) e bissando il titolo conseguito lo scorso anno a Cottbus. Sul terzo gradino del podio sale la Francia. Un oro costruito durante tutta la giornata: il nuovo record italiano siglato nel primo turno ha spalancato le porte della finale agli azzurri che, in qualificazione, avevano già fatto registrare il miglior tempo in 43”648. Nel turno successivo si sono nettamente migliorati, fermando il cronometro su 43”271: nuovo primato nazionale assoluto, abbassando il precedente 43”497 stabilito nel 2024 ad Apeldoorn da Predomo insieme a Matteo Bianchi e Daniele Napolitano. In finale, poi, la conferma: il terzetto si imponendo con margine in 43”344 (media 62,291 km/h), contro il 43”951 degli avversari.
Due gli argenti, entrambi al femminile. Il primo arriva nello scratch Under 23 con Sara Fiorin, seconda dietro alla tedesca Messane Brautigam. L’azzurra interpreta bene la corsa, ma si deve arrendere alla progressione dell’avversaria in dirittura. Terza la danese Laura Auerbach Lind. L’altro argento è firmato dal quartetto dell’inseguimento a squadre: Linda Sanarini, Elisa Bianchi, Matilde Rossignoli e Chantal Pegolo chiudono la finale in 4’28”149, battute dalle britanniche Taylor, Miller, Boothman e Smith (con Holt in qualifica), che volano al nuovo record del mondo in 4’20”376. Bronzo alla Germania, che supera la Spagna nella finalina.