Ciclismo

Le voci del Tour, la tredicesima tappa raccontata dai protagonisti

Pogacar, ancora Pogacar. Quarta vittoria di tappa su tredici frazioni, maglia gialla oltre che quella a pois. Praticamente il dominatore di un Tour che ruota attorno al ragazzo sloveno che quando decide di farlo kascia le briciole al resto del gruppo. Oggi ha dominato una crono durissima tutta in salita infliggendo distacchi significativi ai suoi avversari che, a parte Evenepoel, non hanno demeritato. Chi pensava che oggi Pogacar potesse essere costretto a correre con il freno a mano dopo le fatiche della tappa precedente conclusasi con la vittoria dello sloveno è rimasto deluso. E nemmeno la tappa di domani con salite pirenaiche abbastanza dure hanno frenato la voglia di strafare del campione del mondo. E dunque va in archivio la Loudenvielle-Peyragudes, con lo sloveno che ha corso i 10,9 chilometri in 23 minuti netti alla velocità 28,4 km/h), infliggendo 36 a Vingegaard, 1’20” a Roglic e 1’56” a Lipowitz.  Remco Evenepoel in crisi ha pagato  2’39”.

Le parole di Pogacar

“Sono super contento. Questa cronometro era già un grosso punto interrogativo a dicembre per me. Volevo che tutto fosse perfetto e la squadra ha mantenuto la promessa. Volevo davvero dare il massimo dall’inizio alla fine, spingendo sui pedali il più possibile. Alla fine ho quasi perso il controllo, ma ho visto il tempo sul traguardo e mi ha dato una spinta in più perché ho capito che avrei vinto. In pratica, è stato tutto d’istinto, ho deciso di partire senza radio perché la tattica è stata quella di dare il massimo dall’inizio alla fine. Ho sofferto un po’ a 3 chilometri dal traguardo. Ho preso un respiro profondo e ho recuperato un po’ di potenza perché sapevo che l’ultima salita era molto ripida e volevo avere le gambe abbastanza buone. La decisione più importante da prendere era quale bici usare oggi. Ovviamente, gareggeremo con bici da strada per la maggior parte dell’anno, circa il 99% delle volte. Abbiamo fatto qualche calcolo e ho deciso di sentirmi più a mio agio, correndo con la stessa bici delle ultime 12 tappe, e per me ha funzionato. Siamo poco oltre la metà e la strada per Parigi è ancora lunga ma se continuiamo a pedalare così e non commettiamo errori, possiamo essere soddisfatti di questo margine.

Jonas Vingegaard] è stato bravo oggi. Non mollerà e se ha buone gambe ci proverà ogni giorno. Devo lottare con buone gambe fino alla fine. È ancora una grande lotta fino a Parigi.

La squadra è qui per difendere la Maglia Gialla fino a Parigi. Se si sentono bene e c’è la possibilità di un’altra vittoria di tappa, possiamo provarci. Ma l’obiettivo principale è svegliarsi bene domani e mantenere la Maglia Gialla. Sarebbe bello vincere di nuovo, ma non abbiamo pressione.”

 

Le parole di Evenepoel

“Non avevo le gambe che volevo. In pianura andava tutto bene, ma dopo tre o quattro minuti in salita mi sentivo vuoto. Non ho spiegazioni. Stamattina mi sono riscaldato come al solito e mi sentivo bene. Alla fine, mi sentivo davvero male ed è stata una prestazione pessima. Non me l’aspettavo proprio. Non ho prestato molta attenzione quando Jonas Vingegaard mi ha superato, ma ho pensato che alla velocità a cui stavo andando, sarebbe successo inevitabilmente. Non so cosa succederà domani, spero solo che vada meglio.”

Domani si sale ancora, i Pirenei presentano l’ultima tappa da Pau a Luchon Super Bagneres.

CLASSIFICA GENERALE

 

1 Pogačar Tadej UAE Team Emirates – XRG 25 36″ 45:45:51

2 Vingegaard Jonas Team Visma | Lease a Bike a 4′ 07″

3 Evenepoel Remco Soudal Quick-Step a 7′ 24″

4 Lipowitz Florian Red Bull – BORA – hansgrohe a 7′ 30″

5 Onley Oscar Team Picnic PostNL a  8′ 11″

6 Vauquelin Kévin Arkéa – B&B Hotels a 8′ 15″

7 Roglič Primož Red Bull – BORA – hansgrohe a  8′ 50″

8 Johannessen Tobias Halland Uno-X Mobility a 10’36”

9 Gall Felix Decathlon AG2R La Mondiale Team a 11’43”

10 Jorgenson Matteo Team Visma | Lease a Bike a 14′ 15″

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Published by
Valentino Sucato