Azzurri d’argento nella staffetta 4×1.5 km ai campionati mondiali di Singapore

di Redazione

L’Italia si conferma regina delle acque libere conquistando l’argento nella staffetta 4×1.5 km ai Mondiali di Singapore aggiudicandosi anche il trofeo per le nazioni, a coronamento di una rassegna brillante. Il quartetto composto da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Marcello Guidi e Gregorio Paltrinieri ha chiuso in 1h09’15”4, a soli 2,1 secondi dalla Germania.

I componenti della staffetta 4×1.5 km azzurra

Sempre a podio dal 2017 in questa specialità, gli azzurri confermano la propria continuità e qualità. L’argento è il sesto complessivo conquistato dal team a Sentosa, in una manifestazione segnata da condizioni difficili ma anche da una forte coesione di squadra. Il capitano Gregorio Paltrinieri, nonostante un infortunio al dito, ha guidato ancora una volta il gruppo, chiudendo con tre argenti personali e portando il suo bottino mondiale a diciannove medaglie in otto edizioni.

Sapevamo che eravamo in lotta per qualcosa di importante – ha commentato Paltrinieri – Siamo forti e l’abbiamo dimostrato”. Grande protagonista anche Ginevra Taddeucci, che ha chiuso sempre seconda nelle quattro gare disputate: “Speravo di fare un po’ meglio, però il distacco era inevitabile, gareggiavo contro tre uomini tra i più forti al mondo”, ha spiegato commentando la gara odierna, “sono rimasta da sola e ho cercato solo di tirare più che potevo, ero veramente sfinita”.

Il team italiano al completo

Determinante anche la prova di Marcello Guidi, che ha recuperato gran parte del distacco nella terza frazione: “Ci tenevo a gareggiare in staffetta con Paltrinieri, era un sogno che avevo da bambino. È una promessa che ci eravamo fatti e l’abbiamo mantenuta”, ha detto il cagliaritano, alla sua prima medaglia mondiale. Infine, Barbara Pozzobon ha dato slancio iniziale alla gara: “Il mio unico obiettivo era consegnare il testimone a Ginevra più avanti possibile, davanti a Germania, Australia e Ungheria. E ci sono riuscita”, ha dichiarato.

(foto credits: Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM)