Seff Van Kerckhove vince il 49° Giro della Lunigiana

di Nunzio Currenti

E adesso non ci resta che attendere. Valutare i progressi, seguire la scia della carriera e valutare la resa in termini di vittorie. Chi vince il Lunigiana è destinato a fare grandi cose. Lo dice l’albo d’oro, la storia del ciclismo tradotta nel professionismo, nel ciclismo dei grandi. Parlano 49 anni della gara ritenuta l’università mondiale del ciclismo juniores, organizzata dal Casano.

Vincenzo Nibali lo vinse nel 2002, strepitosa ribalta del campione capace di vincere un Tour de France, 2 volte il Giro D’Italia e 1 Vuelta. L’immenso Pogacar la vinse nel 2016, 2 anni di prima di Remco Evenepoel. Tanto per non andare lontano. Dopo il francese Seixas e, sette anni dopo, il Belgio torna sul tetto del Giro della Lunigiana grazie a Seff Van Kerckhove che, al primo anno nella categoria, è riuscito a difendere la Maglia Verde fino al traguardo finale di Terre di Luni, controllando gli attacchi dei rivali diretti nella classifica generale.

A provarci con maggiore insistenza è stato soprattutto Anatol Friedl, che ha tentato l’affondo sia sull’ascesa di Ortonovo sia nella successiva discesa, trovando però sempre Van Kerckhove pronto a rispondere.

Nella discesa conclusiva è invece arrivata l’azione decisiva del francese Johan Blanc (per lui due vittorie in due giorni, da copertina), capace di involarsi in solitaria e tagliare il traguardo con 9″ sul belga Edouard Claisse e 18″ sul compagno di squadra Soen Le Pann.

Il gruppo Maglia Verde — senza il norvegese Kristian Haugetun, coinvolto in una caduta nelle prime fasi di corsa — è arrivato a 20″, regolato da Friedl. Questo risultato ha permesso a Giacomo Rosato di risalire fino al terzo posto nella generale, completando così il podio finale di Terre di Luni. Seff Van Kerckhove felicissimo per la vittoria: “E’ una gioia incredibile, trionfare al primo anno in questa categoria è forse inaspettato ma penso di essermelo meritato, e così i miei  compagni che si sono spesi lungo l’arco di questi giorni. Sono riuscito a resistere agli attacchi dei miei avversari, poi quando ho visto la flamme rouge mi sono detto che ce l’avevo fatta. Dedico questo successo alla mia selezione nazionale e alla mia squadra di club, la Decathlon Ag2r La Mondiale”.

CLASSIFICA GENERALE

1 – Seff Van Kerckhove (Belgio)
2 – Anatol Friedl (Austria) a 5″
3 – Giacomo Rosato (Veneto) a 26″

4 – Marek Stiblik (Rep. Ceca) a 29″
5 – Jan Jackowiak (Polonia) s.t.

In aggiornamento

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