Calcio

Israele-Italia, l’unico pari in Messico ’70 con mille polemiche sulla frase di Carosio

Sei vittorie ed un pareggio tra Italia e Israele. L’unica volta che gli azzurri nelle  partite precedenti non sia riuscita a battere Israele ha una data abbastanza lontana, l’11 giugno 1970.

Mondiali 1970

Il solo pareggio che Israele è riuscito a strappare agli Azzurri ha un luogo ben preciso: Toluca, Stadio Bombonera in occasione del Campionato del Mondo messicano. Era la terza partita del girone di qualificazione che portava due squadre agli ottavi e nel caso del girone B passarono al turno successivo Italia e Uruguay. Israele in quel match aveva un solo punto e dunque era costretta assolutamente vincere. All’ Italia che aveva tre punti (frutto di una vittoria che allora valeva due punti e di un pareggio) bastava un pari. E pari fu, un altro 0-0 per Albetosi e compagni dopo il precedente con l’Uruguay.

Partita che restò nella storia

Eppur quella partita obiettivamente brutta con pochissime emozioni e con uno scialbo 0-0 finale passò alla storia. Protagonisti il “guru” delle radio e telecronache del calcio italico, Nicolò Carosi  e il guardalinee etiope Seyoum Tarekegn. Un vero e proprio incidente diplomatico. I fatti. Al 29′ del secondo tempo l’Italia di Valcareggi su cross da fuori area realizzava l’1-0 con Rombo di Tuono, Gigi Riva.  La gioia durò poco, l’arbitro brasiliano Viera de Moraes su segnalazione dell’etiope Seyoum Tarekegn annullò per presunto fuorigioco. A quel punto al palermitano Nicolò Carosio che commentava la gara scappò un “negraccio”.

Tra mille polemiche e l’epurazione di Carosio

L’accusa di razzismo più o meno velata comportò la sostituzione del telecronista Rai in corso d’opera. Quella partita fu l’ultima gara della Nazionale commentata da Carosio dopo ben 27 anni. Infatti l’avventura del radiocronista Palermo ebbe inizio il Capodanno 1933 aveva commentato l’incontro tra Italia e Germania.  Ed  ironia della sorte Carosio dopo il “negraccio/” urlato al guardia-linee etiope non avrebbe commentato qualche giorno l’incontro all’Azteca tra Italia e Germania passata alla storia come la partita del secolo, finita 4-3 per gli azzurri. Dopo la gara con Israele che qualificò gli azzurri agli ottavi infatti la “voce Rai’ sarebbe stata Nando Martellini.

Fiumi d’inchiostro ancora oggi

Ma la storia non finisce qui. In Italia il fatto ebbe un’eco incredibile e dilagante. Si scrisse di tutto riferendosi anche ad eventi storici allora non lontani: “Vista come – qualcuno ironizzò – è finita la partita credo si possa anche scherzare e definirla come come la vendetta del Negus. Innocua, incruenta, ma noi andiamo avanti”. Qualcuno dopo anni scrisse: «La storia riletta a fondo ci dice che il guardalinee etiope non era proprio esente da macchie precedenti. Per prepararsi ai Mondiali del Messico la nazionale di Israele era andata in ritiro in Etiopia e quindi è probabile che il signor Tarekegn fosse entrato in contatto con lo staff scandinavo. Di sicuro il suo arbitraggio nella partita Israele-Svezia (1-1) era stato tutto pro israeliani e gli svedesi infuriati lo avevano bollato come “scandaloso”».

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Published by
Valentino Sucato