Roomy Giunic, presentata la stagione e consegnato il Premio Antonio Barbagallo

di Redazione

Il Galà della Roomy Giunic, società che da sempre messo i giovani e la promozione dello sport al centro dell’attività, si è rivelato un successo e un condensato di grande emozioni. Ormai da anni il primo atto della stagione costituisce l’unione e la condivisione di due momenti di grande valore: la presentazione ufficiale della stagione sportiva 2025/2026 della Roomy Giunic – che comprende volley, padel e calcio – e la consegna del Premio Antonio Barbagallo 2025, riconoscimento dedicato a chi, nello sport e nella società, porta avanti valori fondamentali come etica, morale e rispetto.

Un momento di grande condivisione e originalità, nell’edizione di quest’anno presentata dal giornalista Giuseppe Costa, nella splendida location del Centro Sportivo Giunic di Lavinaio (Aci Sant’Antonio) è stato il Salottino dello Sport. Le istituzioni politiche e sportive presenti hanno ribadito la forza dello sport di base e il valore del management sportivo catanese. Sono intervenuti l’assessore allo Sport del Comune di Catania, Sergio Parisi; il sindaco di Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca; il presidente del Coni Sicilia, Enzo Falzone; e il presidente nazionale di C.S.A.In., Salvatore Spinella. Tutti hanno sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni, il valore sociale dello sport in questo momento storico, ed elogiato l’attività svolta dalla Roomy Giunic con continuità, passione e tenacia per e con i giovani sin dal 1978.

Nel corso della serata – dedicata a Salvo Battiato, giocatore, prima, e dirigente della Roomy scomparso a dicembre prematuramente – è stato illustrato il programma della stagione: il direttore generale Massimo Majorana ha presentato il programma e lo staff che guiderà la società nelle diverse discipline, tra cui pallavolo, padel e beach volley. Tra i momenti più significativi, l’annuncio che il tradizionale Trofeo Roomy, in programma a ottobre, assumerà per la prima volta, dopo 35 edizioni svolte, la denominazione Trofeo Roomy Giunic, a conferma della crescita e del consolidamento del progetto sportivo.

Un forte accento è stato posto anche sulla dimensione sociale, con la partecipazione di Antonio Barresi, anima dell’associazione Il Cuore di Raffaele, che ha ricordato l’importanza della prevenzione e della tutela della salute come valori fondamentali da promuovere insieme allo sport.

La serata ha ricordato la figura del professore Antonio Barbagallo, anima della Roomy, e al quale è dedicato il premio, la cui eredità oggi portata avanti dal figlio Giovanni Barbagallo e dallo staff con impegno e passione.

Cinque i premiati di quest’anno. Il momento sociale è stato rappresentato dal conferimento del riconoscimento alle dottoresse Giuseppa Scandurra e Alessandra Cauchi, per l’impegno civile, la sensibilità e la dedizione al servizio della comunità. Consegna di premio molto sentita dl Carmen Di Re, allenatrice e istruttrice della Roomy Giunic, per la sua storia personale e il supporto ricevuto.

I premi della pallavolo

Sebastiano Patti, head coach della Jonica Santa Teresa, protagonista di una stagione di importanti successi con la doppietta Campionato-Coppa Sicilia. Sofia Martinengo, promessa catanese del volley bronzo Europeo con la Nazionale Under 16, figlia d’arte e oggi passata al Volleyrò.

La Green Sport Modica, società impegnata nella crescita dei giovani talenti e nella promozione dello sport come strumento educativo, bronzo nella finale tricolore Under 12 S3 femminile, ha partecipato con entusiasmo alla manifestazione con la dirigenza e la squadra.

Barbagallo soddisfatto

«Abbiamo iniziato la stagione sportiva con una serata speciale – ha dichiarato Giovanni Barbagallo, direttore tecnico della Roomy Giunic Sport –. La presenza delle istituzioni in un evento organizzato dalle società di base dimostra quanto sia importante credere nel lavoro che queste realtà svolgono quotidianamente. Lo sport, per noi, è uno strumento per trasmettere messaggi sociali: integrazione, condivisione, sogno, progetto. Sappiamo che pochi ragazzi diventeranno campioni, ma la nostra attenzione – come quella di tutte le società di base – è rivolta soprattutto agli altri. Anche chi non diventerà un campione nello sport potrà affrontare la vita con valori, etica e morale. Questo è il nostro ruolo. Voglio ringraziare pubblicamente il nostro staff, che con amore e passione trasmette questi principi, e tutte le persone che hanno preso parte a una serata che porteremo nel cuore per le forti emozioni che ci ha regalato».