Premiati in un parcheggio sopra i frigoriferi, il triste epilogo della Vuelta spagnola
Ciclismo15 Settembre 2025 - 16:58
Un finale cosi non ce lo saremmo immaginati, neanche nelle peggiori delle ipotesi. La premiazione della Vuelta spagnola, terzo giro a tappe più importante del mondo, è stata trattata alla stregua della più scarsa e povera delle gare amatoriali. Anzi peggio, perchè il podio fatto con i frigoriferi non si era mai visto prima. L’arrivo a Madrid non c’è stato perchè la città era assediata dai protestanti pro Palestina, così come non c’è stata la passerella del vincitore, Jonas Vingegaard. La premiazione è stata improvvisata in un parcheggio ed i tre del podio, Jonas Vingegaard, João Almeida e Tom Pidcock fatti accomodare su dei frigoriferi posizionati in modo da formare i tre gradini del podio. Follia!
Una storia calpestata e umiliata
Una Vuelta che non ha avuto pace, condizionata tutti i giorni dalle proteste contro Israele e contro la squadra del Team Israel, dalle proteste dei Pro Pal che hanno fatto di tutto per trasformare uno degli appuntamenti ciclistici più importanti del mondo, dopo il Tour de France e il giro d’Italia, in una triste commedia. Una situazione che è stata pessimamente gestita dagli organizzatori e dalle forze dell’ordine, incapaci di anticipare le mosse dei protestanti e di garantire, in più di un’occasione, persino la sicurezza dei ciclisti. “Questo è uno dei pomeriggi più tristi che ricordi a Madrid” ha confermato il primo cittadino di Madrid. “A causa della violenza di queste persone, i ciclisti hanno dovuto interrompere la gara e rinunciare. I manifestanti erano violenti e incoraggiati dalle dichiarazioni di altri. Non avrei mai pensato che avremmo dovuto annullare tutto anche se eravamo preparati a simili proteste” .