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La Forza del Taekwondo, Michelangelo Sampognaro Conquista il Pubblico di Italia’s Got Talent

Michelangelo Sampognaro, un ragazzo di 24 anni originario di Palermo, ha conquistato il palco di Italia’s Got Talent con la sua squadra di taekwondo. La sua passione per l’arte marziale è iniziata quando aveva solo 10 anni, ispirato dai cartoni animati e da Kung Fu Panda.

La Sua Storia

Ero appassionato di cartoni animati e di Kung Fu Panda“, racconta Michelangelo. “Ma in città non c’erano palestre in cui praticare questa disciplina, così i miei genitori mi hanno iscritto a taekwondo. È stato subito bello e divertente. Era importante che cominciassi a fare sport e questa disciplina mi ha subito appassionato“.

La Scoperta del Freestyle

Dopo aver praticato combattimento e forme tecniche, Michelangelo ha scoperto il freestyle, una disciplina che unisce arte marziale e performance coreografica. “Si tratta di una branca spettacolare del taekwondo che unisce l’arte marziale alla performance coreografica“, spiega. “Rispetto al combattimento, il freestyle apre alla creatività, al ritmo, al lavoro di gruppo. È un linguaggio universale: anche chi non conosce le arti marziali riesce a emozionarsi guardandolo“.

La Squadra e il Successo

Il “Ciao Team“, la squadra di Michelangelo, ha superato le audizioni di Italia’s Got Talent e si è qualificato per la semifinale. “La squadra è mista ed è formata da sedici atleti tra cui sei ragazzi coreani del World Taekwondo Demonstration Team“, racconta Michelangelo. “Siamo atleti della nazionale italiana e ci alleniamo insieme nei ritiri ufficiali al Centro di preparazione olimpica Giulio Onesti di Roma“.

I Risultati e le Esibizioni

Michelangelo ha ottenuto numerosi successi nel taekwondo, tra cui il titolo di campione del mondo e quattro titoli di campione europeo. Ha anche eseguito un’esibizione in Vaticano davanti a Papa Francesco e ha conquistato oltre un milione di follower su TikTok con i suoi video di taekwondo. “Due anni fa i componenti coreani del team ricevettero il Golden Buzzer di Mara Maionchi, ma non poterono partecipare alla finale a causa delle restrizioni Covid“, ricorda Michelangelo. “Quest’anno abbiamo riportato il taekwondo sul palco e vogliamo mostrare a tutti che non è solo combattimento, ma anche coreografia, ritmo e arte“.

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Redazione