Trapani Shark, Trionfo in Europa, ma la Fuga di Antonini Divide la Città
Basket30 Ottobre 2025 - 10:47
Trapani Shark vive un momento storico dopo la prima vittoria europea, ma la notizia è oscurata dall’annuncio a sorpresa del presidente Valerio Antonini: la squadra lascerà il PalaShark dal 15 dicembre. Dietro l’ultimatum, il braccio di ferro con il Comune sulla convenzione e 130mila euro di utenze non pagate. Gli abbonati chiedono il rimborso e si muovono per vie legali.
Il campo da gioco ha sorriso. Trapani Shark, sotto la guida di coach Repesa, ha scritto una pagina indimenticabile del basket cittadino conquistando la sua prima vittoria europea. L’eco di questo successo, tuttavia, è stato brutalmente soffocato dal fragore di una polemica istituzionale che rischia di far implodere il progetto granata.
Il presidente Valerio Antonini ha annunciato in diretta social, con toni aspri e fuori luogo, l’intenzione di trasferire la squadra a giocare fuori Trapani dal 15 dicembre. La mossa è presentata come la reazione a un “braccio di ferro” con il Comune sulla nuova convenzione del Palasport, una decisione che l’Amministrazione considera una palese manovra di ricatto.
La Linea Dura del Sindaco: “Non Accettiamo Diktat”
Il sindaco Giacomo Tranchida ha ribadito che la stagione della Trapani Shark “non è a rischio”, garantendo l’uso dell’impianto con un provvedimento del 14 agosto. Il nocciolo della contesa è strettamente normativo ed economico:
Status Legale: La vecchia convenzione è decaduta perché la società, dopo la promozione in Serie A, è passata da dilettantistica a Srl, perdendo il diritto alle agevolazioni fiscali riservate alle associazioni senza fini di lucro.
Debiti: Il Comune esige il pagamento delle utenze arretrate, un ammontare che si aggira intorno ai 130 mila euro.
La pretesa di Antonini di ottenere l’impianto gratuitamente si scontra con la rigidità delle normative sugli affidamenti pubblici, alimentando il sospetto che l’annuncio della fuga sia l’ennesimo bluff per ottenere vantaggi.
Abbonati in Rivolta: Contratto Violato e Diffide Legali
Il gesto plateale di Antonini ha scatenato la furia dei 3.287 abbonati. Sentendosi beffati, in molti stanno preparando le richieste di rimborso per le partite casalinghe non godute a Trapani.
Il giornalista sportivo Andrea Castellano ha espresso il sentire generale, dichiarando che, se il club “va via senza valido motivo“, sarà costretto a rimborsare gli abbonati.
Di fronte alle proteste, Antonini ha minimizzato, affermando che gli abbonati hanno “acquistato il diritto di vedere la Shark, e la Shark si potrà continuare a vedere” (ovvero, in altra città). Una risposta che ha solo intensificato la rabbia dei tifosi.
Il Parere dei Consumatori e Il Codice Civile
Le associazioni dei consumatori confermano la validità delle proteste: il trasferimento della squadra in un’altra città rappresenta un cambiamento sostanziale delle condizioni contrattuali.
La base legale è l’Articolo 1463 del Codice Civile, che prevede la risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Il consiglio è unanime: gli abbonati devono inviare una diffida scritta alla società, chiedendo la restituzione della quota parte non goduta, con la possibilità di rivolgersi al Giudice di Pace.
In un momento critico in cui il Comune ha ottenuto un parere legale che rafforza la sua posizione, la mossa del presidente Antonini rischia di essere un clamoroso autogol che, oltre a indebolire la società, ha già messo in allarme la base dei tifosi.