La Forza Incredibile di Nataliia Diatel, Mai Arrendersi

di Cristiano Runza

Oggi nella nostra rubrica ospitiamo una grande atleta, una campionessa sia nello sport che nella vita, perché grazie alla sua “forza incredibile” è riuscita ad imporsi nei confronti di un destino che gli aveva voltato le spalle. Questa è la storia di Nataliia Diatel

Da dove nasce la tua passione per lo sport e per le tue discipline in particolare?

“Fin da bambina, il mio insegnante di educazione fisica mi portava a tutti i tipi di gare di sportive, atletica, staffette ecc, diceva che vedeva del potenziale in me, ma a me piacevano le prove legate alla forza e mi affascinavano gli attrezzi, ricordo che mi piaceva spostare i mobili e piantare chiodi nei muri! Mi piaceva anche nuotare, ho persino un attestato, poi mi sono concentrata sugli studi e ho avuto un figlio. Ho iniziato a fare sport a livello professionistico quando ero già abbastanza adulta”.

Quindi Nataliia possiamo lanciare un messaggio a chi ci legge dicendo loro che non è mai troppo tardi per cominciare l’attività sportiva e per mettersi in gioco.

“Assolutamente si! Non bisogna mai scoraggiarsi, se si ha voglia di fare e di iniziare qualsiasi disciplina bisogna farlo subito senza pensarci due volte, state sicuri che i risultati arrivano”

E penso Nataliia  che se lo dici Tu, per quello che ci racconterai più avanti, veramente tutte le persone possono mettersi in gioco!

“Confermo! Bisogna avere forza di volontà e non fermarsi alle prime difficoltà”.

E Tu come hai cominciato invece? Questo ci incuriosisce

“Devo dirti che la palestra mi è sempre piaciuta, ma non so perché non ho mai cominciato, come succede a molti. Poi una delusione d’amore mi ha spinto a iniziare a frequentare la palestra, anche per svagarmi un pò. Era il 2013 ed ho iniziato con lezioni di gruppo, un giorno, non c’erano lezioni e sono andata in palestra lì ho provato una sensazione particolare e familiare, come se il mondo della palestra, i bilancieri le panche e tutto ciò che riguardava questo mondo mi appartenesse da sempre, così è nato il mio amore per il “bilanciere”, e nel 2016 è iniziata la mia carriera sportiva”.

Raccontaci un po’ dei tuoi traguardi sportivi

“Dal 2016 fino oggi ho vinto più di 100 Competizioni a livello nazionale e mondiale; oltre ad avere risultati come atleta sono Maestro Sportivo International (MSMK) e arbitro sportivo. E vado Fiera dei miei risultati!”

Le prove di forza sono di diverso tipo e mi dicono che tu le fai tutte senza problemi, raccontaci un pò.

“Si, sono una persona eclettica, sia nella vita che ovviamente nello sport. Mi piacciono le prove di forza, e di diverse tipologie, come il powerlifting, il biceps curl, lo strongman, il grip e l’armlifting, alcune di queste implicano la forza nelle prese. Tutto questo chiaramente a livello agonistico, ma poi ci sono anche tantissime challenge, che mi diverto a svolgere nel quotidiano fuori dai riflettori e dall’ufficialità delle competizioni, queste sicuramente sono meno prestigiose ma ugualmente interessanti e divertenti, tra queste mi diletto a piegare le padelle, schiacciare le mele spostare gli oggetti pesanti, allenarmi con le pietre i tronchi di albero e sollevare cose insolite come barche o altro e lo trovo molto divertente!”

Quando hai capito che lo sport avrebbe avuto un ruolo preponderante nella Tua vita?

“Dopo la mia battaglia di vita, dopo essermi rialzata dalla sedia a rotelle lo Sport per me è diventato SACRO, appena salgo sulla pedana ringrazio il cielo per avere regalato una seconda possibilità di vivere e gareggiare di nuovo”.

 

Alle spalle hai una storia commovente, una malattia, i medici dicono che non potrai più camminare; oggi invece sei una delle donne più forti e conosciute al mondo per le tue prestazioni atletiche.

“Si cinque anni fa ho avuto una brutta malattia: la meningite! Quattro mesi in ospedale uno in coma. Le diagnosi erano brutali, dicevano che non avrei mai più potuto camminare! Ma non mi sono mai arresa, ricordo quando ero ancora sulla sedie rotelle, pensavo già di fare sport paralimpici, mi allenavo ore ed ore e non mi sono mai arresa. Alla fine, sono riuscita a rialzarmi non solo in piedi ,ma dopo una lunga riabilitazione sono salita sul palco per gareggiare!! I medici mi dicevano che mi ha salvato la mia forza fisica ma soprattutto il mio spirito forte. La forza mi veniva trasmessa da mio figlio, non potevo non crescerlo come merita, lui è tutta la mia vita per me, crescendolo da sola ,non potevo permettermi di trascorre la mia vita su una sedia a rotelle, dovevo rialzarmi!”

Sei molto conosciuta ed apprezzata, sui social sei fortissima, per strada ti fermano perché ti conoscono, vogliono fotografarsi con te e questo capita in diverse città, come incide questo nel tuo quotidiano?

“Ti ringrazio, sono una ragazza semplice, non mi sento diversa dagli altri. Ogni uno di noi ha il suo talento e il suo percorso. Va sempre rispettato. Tante volte sono anche timida (in pubblico) Ma sempre sorridente, e autoironica”.

A proposito ci hai raccontato delle tue challenge, quindi faresti competizioni con altre atlete che provengono da altre discipline? E in caso che prove faresti? Noi abbiamo intervistato una grande campionessa di Strongman, Angeline BERVA anche lei un colosso!

“Assolutamente si! Io adoro varie sfide e challenge. E’ un modo per mettersi alla prova e misurarsi con altre atlete, quando capita le faccio con piacere, le prove che mi riescono meglio sono ovviamente quelle di forza, e resistenza fisica, come braccio di ferro, lotta e altre prove di sfinimento. All’altra atleta che hai intervistato, cioè ad Angeline la campionessa di Strongman, dico che sono pronta a confrontarmi con lei quando vuole!

Nataliia la tua storia è commovente, mi pacerebbe che tu possa essere d’esempio a tante persone che, come te, hanno avuto episodi negativi nella vita e pensano di non potersi più rialzare. Puoi mandare loro un messaggio di incoraggiamento cercando di riaccendere la speranza nei loro cuori?

“Ti ringrazio per darmi la possibilità di mandare un messaggio a chi come me ha vissuto un momento difficile e doloroso nella vita. Abbattersi sin dall’inizio non conviene, anche perché non sai mai cosa ti aspetta dietro l’angolo. Non bisogna pensare al peggio, ma aggrapparsi alla speranza che una via d’uscita si troverà anche quando tutte le circostanze sono contrarie. Mai abbandonare la speranza, io sapevo di guarire, ogni volta che guardavo mio figlio ne ero sempre più convinta, e così è stato!”

Nataliia  ci hai parlato di tuo figlio, Romano, un ragazzo splendido che ha compiuto da poco la maggiore età, come si sente con una mamma che è un “ciclone devastante” come te!?

“Devo farvi una confidenza, secondo me a lui in fondo in fondo piace questo aspetto della mamma “fuori dagli schemi e carica di energia”. Come ho già raccontato prima, la mia guarigione la devo a lui, ha sofferto tanto e mi è stato sempre accanto; quindi, anche se non lo fa notare io mi accorgo che è felice perché stiamo bene insieme e la nostra vita è serena”.