Gli attesi portacolori Craparo-Pintaudi (Mitsubishi Lancer Evo IX) stoppati da problemi meccanici durante lo shakedown della Finale Nazionale della Coppa Italia Rally ACI Sport.
Un epilogo, decisamente, amaro quello vissuto lo scorso fine settimana da Agostino Craparo nell’ambito del 22° Rally Tirreno-Messina, Finale Nazionale della Coppa Italia Rally ACI Sport. Il portacolori della scuderia Island Motorsport (sempre in partnership con Tempo srl), infatti, è stato stoppato anzitempo da noie meccaniche accusate durante lo shakedown del sabato mattina.
In lizza con la sua Mitsubishi Lancer Evo IX e affiancato per l’occasione dal valido corregionale Tino Pintaudi, il pilota favarese è stato così estromesso, suo malgrado e con largo anticipo, dall’atteso confronto agonistico, dopo aver guadagnato meritatamente la qualificazione all’appuntamento peloritano grazie al titolo di classe N4 già conquistato nella nona zona qualche mese addietro.
«Dopo aver percorso appena 500 metri e a un ritmo blando, si è rotta improvvisamente la scatola dello sterzo» – ha raccontato Craparo a ruote ferme – «Una volta al parco assistenza, ci siamo resi conto che non avremmo potuto risolvere l’imprevisto in alcun modo. Una sorta di maledizione, va detto. Con il “Tirreno”, salgono a tre le finali perse per problemi tecnici su quattro partecipazioni. Quantomeno, ci consoliamo ripensando alla vittoria ottenuta nell’edizione 2023, allora “ospitata” nell’ambito del Rally Lazio Cassino. Ad ogni modo, le gare sono anche questo e va accettato. In più, se l’episodio si fosse verificato in prova speciale e a velocità sostenuta, le conseguenze sarebbero state ben più gravi. Che dire, vedremo di rifarci la prossima stagione».
Un 2026 che potrebbe vedere Craparo lasciare la “Mitsu” e il Gruppo N per passare ad altre vetture e categorie. Al momento solo qualche idea, che potrebbe però concretizzarsi tra gennaio e febbraio.